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POLITICA

La Direzione del Partito Democratico

Renzi: In 10 mesi sulle riforme solo fallimenti. Governo va avanti se fa e ottiene risultati

Il segretario del Pd interviene alla direzione del partito annunciando l'ingresso ufficiale nel gruppo socialista. Nell'agenda della riunione, il nodo della legge elettorale

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Matteo Renzi
"Le primarie hanno vincolato l'adesione del Pd al Pse, tuttavia è doveroso che la direzione ne parli e quindi dedicherei una direzione ad hoc con la consapevolezza che con Federica Mogherini il 18-19 febbraio saremo a Bruxelles per la prima volta e la settimana dopo congresso ospiteremo il Pse a Roma. Entriamo nel Pse per cambiare il Pse e l'Europa". Così Matteo Renzi ha aperto la direzione del Pd. 
"I sindaci rappresentano oggi la frontiera più avanzata della società civile è c'è il rischio che determinate decisioni a livello centrale vedano in loro il baluardo se va bene, il punching ball se va male". Serve "nelle prossime settimane un lavoro più coinvolgente dei sindaci", ha proseguito il sindaco.

"Nell'ultimo periodo solo fallimenti"
"Nell'ultimo periodo sulle riforme è un elenco di fallimenti: nessuna riforma elettorale, è saltata l'ipotesi di una grande riforma istituzionale fermata alla quarta lettura. Da qualche anno sul tema delle riforme abbondano i ministri, scarseggiano i risultati. Il Pd si gioca la faccia". Renzi torna sul tema del rimpasto: "Chi propone un rimpastino sta
drammaticamente perdendo di vista l'obiettivo essenziale" che non è quello di sostituire due ministri con dei renziani ma "creare un sistema di governo che duri per i prossimi
vent'anni". Se si affronta senza risultati una campagna elettorale con la tenaglia Grillo-Cav "con elementi demagogici volti a incastrarci sul fatto che le responsabilità delle mancate riforme siano nostro" il Pd è perduto e "non faranno distinzione tra chi ha votato Cuperlo, Renzi o Civati, faranno un pacchetto unico e diranno è colpa vostra, se non c'è consapevolezza di questo noi saremo spazzati via". 
"Sono l'unico nel Pd che non ha mai messo un termine ultimo al governo. Ho sempre detto che va avanti finchè si fanno cose e si realizzano risultati". Così Renzi, in direzione, sulla durata del governo.

"La sentenza della Consulta assist per la nuova legge elettorale"
Una nuova riunione della direzione sulla legge elettorale in vista della riunione del dibattito della commissione Affari Costituzionali sulla riforma "la direzione deve votare su un provvedimento". L'ha chiesta Renzi alla Direzione Pd. "La sentenza della Corte è uno straordinario assist per noi perchè i dubbi sulla possibilità del premio di maggioranza sono venuti meno. Il punto centrale per noi è un sistema che consenta di governare e il sistema è il premio di maggioranza e non il doppio turno". Così Renzi che dice basta a una legge che dia "potere di veto ai partitini".
 "La polemica del dialogo con Fi è surreale. E' stravagante la polemica di un dialogo con un 'pregiudicato', come dice D'Attorre, quando con il "de cuius" si è fatto il governo e non ho visto ministri dimettersi quando Berlusconi è stato condannato".
"L'obiettivo deve essere una legge elettorale chiara nella quale chi vince governa senza necessità di inventarsi strani giochi, dalle larghe intese alle striminzite intese" ma con "il cittadino che sa che eleggendo Tizio o Caio individua il responsabile delle cose fatte o delle mancanze".