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MONDO

Assemblea delle Nazioni Unite a New York

Renzi all'Onu, allarme sull'Isis: "E' in corso un genocidio"

Il premier all'Assemblea parla di Mare Nostrum: "L'Italia ha salvato 80mila vite". Sulla Libia: "Deve essere una priorità assoluta". Tra i temi al centro del suo intervento anche l'Ucraina e il Medioriente. Poi l'impegno contro la pena di morte: "Non aggiungere barbarie a barbarie"

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"Il futuro oggi somiglia terribilmente a una minaccia, deve tornare invece ad essere una promessa". Così il premier Matteo Renzi  intervenendo davanti alla 69ma Assemblea generale dell'Onu. 

Sull'Isis: "Quando sono stato a Erbil ho visto che era in corso un genocidio"
Tanti i temi al centro del suo intervento, tra cui l'Isis che il presidente del Consiglio ha definito "una minaccia terroristica, non espressione di una religione". "Quando sono stato ad Erbil - ha detto - ho visto che è in corso un genocidio". Il premier ha assicurato "il sostegno italiano, nel rispetto della Carta Onu e delle prerogative del Parlamento, all'iniziativa della coalizione". 

Libia, "Sia una priorità altissima"
Renzi ha poi lanciato l'allarme sulla Libia: "L'amico popolo libico sta vivendo la sofferenza di una transizione che sembra non finire mai. Si rischia di segnare il punto di non ritorno nel crinale di violenza e instabilità della regione". Il premier ha aggiunto: "Non possiamo sottovalutare questo focolaio nel cuore del Mediterraneo" che "deve rivestire priorità altissima per le proprie ripercussioni vaste e gravi sull'area e oltre". "L'Italia continuerà a fare la propria parte". "Solo una Libia solida e stabile può impedire che il Paese diventi un corridoio aperto al traffico internazionale di esseri umani".

Mare Nostrum, "Abbiamo salvato 80mila vite"
Il premier ha parlato anche di immigrazione. Con l'operazione Mare Nostrum "abbiamo salvato ottantamila vite perché per noi il Mediterraneo è il cuore dell'Europa e non il cimitero dei dispersi". "Non possiamo gestire un fenomeno globale solo a livello nazionale", ha aggiunto chiedendo l'impegno di tutti. 

Ucraina, "Ci pone davanti a sfide importanti"
Altro tema al centro dell'intervento di Renzi la crisi ucraina: "Ci pone davanti a sfide importanti" ha detto. "Io credo che si possano tenere insieme due principi fondamentali, il diritto del popolo ucraino a vedere riconosciuta l'integrità del proprio territorio di fronte a un'aggressione che quell'integrità ha violato e il superamento delle tensioni con la Federazione russa". In questo senso, ha detto Renzi, "mi auguro" che Mosca "possa tornare ad esercitare un ruolo di attore globale".

Pace in Medioriente
"Non ci stancheremo mai di chiedere pace per Gerusalemme. Il popolo palestinese ha il diritto di avere finalmente una patria, Israele ha non solo il diritto ma il dovere di esistere per la storia, per la memoria, per la democrazia, per la libertà che quel popolo mostra costantemente". Questo un altro passaggio del discorso di Renzi all'Onu. "Tutta la comunità internazionale - ha aggiunto - deve sostenere questo processo e le parole devono essere chiare in questa aula in cui in passato qualcuno ha osato mettere in discussione il diritto di Israele ad esistere".

In prima linea contro la pena di morte
Matteo Renzi ha auspicato inoltre che il fronte per la moratoria sulla pena di morte "continui a crescere". Nel suo intervento all'Assemblea generale del'Onu e poi a una conferenza organizzata a New York dalla rappresentanza italiana, il premier ha rilanciato la campagna abolizionista portata avanti dall'Italia. "Non aggiungiamo barbarie a barbarie", ha detto a proposito della pena capitale, "chiediamo a tutti i Paesi di unirsi a noi in questa battaglia di civiltà.