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POLITICA

Assemblea Generale delle Nazioni Unite

Renzi all'Onu: "No a nuovi muri in Europa. Pronti a ruolo guida in Libia"

Renzi ricorda la storia del piccolo Aylan, ripreso senza vita sulla spiaggia di Bodrum, "ucciso dai nuovi schiavisti". L'Italia è candidata ad un seggio non permanente nel Consiglio di Sicurezza

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New York
L'Italia in prima linea nell'accoglienza, l'idea di nuovi muri è intollerabile. Lo afferma il presidente del Consiglio italiano da New York dove è intervenuto all'Assemblea generale delle Nazioni Uniti. Non solo. Renzi conferma che l'Italia è pronta ad assumere un ruolo guida in Libia, per avviare un processo di stabilizzazione nel paese. Processo fondamentale anche per mettere fine al bunissess dei trafficanti di uomini, che proprio in Libia agiscono indisturbati. E Renzi ricorda la storia del piccolo Aylan - "ucciso dai nuovi schiavisti" - ritrovato senza vita su una spiaggia di Bodrum. Un'immagine che ha sconvolto l'Europa e il mondo intero. 

Ma il discorso del Presidente del Consiglio non poteva non toccare anche la minaccia dell'Isis definito "un nemico pericoloso alle nostre porte". Questione questa di cui aveva già parlato nel summit dedicato al terrorismo, offrendo il sostegno italiano alle iniziative dell'amministrazione Obama.

Sui migranti il problema è la paura
"Siamo stati i primi a sentire la voce che arrivava dal Mediterraneo. La questione dei migranti non è una questione di numeri, il problema è la paura" ha detto il premier. "Porto in questa assemblea la voce del popolo italiano, un popolo generoso e responsabile che ogni giorno si impegna per salvare centinaia di vite nel Mediterraneo".  

I libici non sono soli
Renzi ha detto che la Libia non è stata dimenticata dall'Onu, che i libici "non sono soli" e ha lanciato un appello perché "tutti le parti in Libia" aspirino ad una pace duratura. Renzi ha aggiunto che "l'Italia è pronta a collaborare con un governo di unità nazionale nei settori chiave", oltre ad essere pronta ad assumere, "se il governo libico lo chiederà, un ruolo guida per un meccanismo di assistenza e stabilizzazione con il sostegno della comunità internazionale".

Crisi in Siria
Dopo aver "preso atto del fallimento dell'inerzia in Siria", ora bisogna avere "il coraggio di guardare in faccia la realtà: l'Isis è un nemico pericoloso alle nostre porte". Avverte che ora il rischio è che l'Isis possa "affermarsi anche in Africa". Poi la questione israelo-palestinese: "Non c'è alternativa al dialogo sulla delicata questione israelo-palestinese con l'obiettivo dei due stati che vivano fianco a fianco in sicureza". Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha ribadito che "il diritto all'estitenza dello stato di Israele".

Italia candidata a seggio non permanente
Davanti alle sfide delle Nazioni Unite, "l'Italia non si tira indietro. Per questo ha presentato la sua candidatura per un seggio non permanente con il motto 'Costruire la pace di domani'" ha detto Renzi all'Assemblea generale dell'Onu.