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POLITICA

Conferenza stampa del senatore democratico

Renzi: Salvini ha fallito, evitare aumento Iva e recessione

Renzi: le condizioni di Zingaretti sono da accogliere. Il segretario del Pd ha tutti i diritti e i doveri di gestire questa fase insieme ai capigruppo. Vedo il Pd che ha decisamente aperto all'accordo. Salvini: "Renzi vuole il patto della poltrona, lasciate votare gli italiani. Parlo in Aula, non ritiro i ministri" 

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L'Aula del Senato si è riunita per discutere del calendario e del giorno delle comunicazioni di Conte.

Poco prima l'ex presidente del Consiglio ed ex segretario Dem Matteo Renzi aveva spiegato in una conferenza stampa i propri convincimenti a proposito dell'ipotesi di un voto anticipato e di un accordo per un governo "no tax".

Renzi: "Salvini si dimetta"
"Salvini si deve dimettere: costa fatica, ci vuole grandissimo coraggio. Ma oggi Salvini ha scelto di imprimere una svolta che è miseramente fallita: torni ai suoi mojito, nelle forme che riterrà più opportune". Così aveva detto il senatore Pd Matteo Renzi nella conferenza stampa al Senato.

"Appello per Governo"
"Si deve avere la forza e il coraggio per fare un governo". Si rischia "una recessione peggiore del 2011 se si va al voto perché aumenta l'Iva al 25 per cento", ha aggiunto Renzi. "Il mio è un appello da ex presidente del Consiglio alle forze politiche". "Siamo di fronte a un fatto clamoroso, e nella mia veste di ex premier trovo che sia un passaggio che non va sottovalutato: è la prima volta che si apre una crisi in pieno Ferragosto e si ipotizza di votare in piena sessione di bilancio, che la nomina del commissario Ue è fuori dall'ordine del giorno, che c'è un clima d'odio generalizzato. Avverto il bisogno di lanciare un appello a tutte le forze politiche che oggi ha un evidente spazio per essere accolto: c'è una occasione che viene testimoniata dal voto sul calendario che forse oggi si terrà. Dico forse perché Salvini scopre di essere in minoranza". 

"Governo no tax"
Vedo il Pd che ha decisamente aperto all'accordo, c'è una discussione in corso". Lo ha detto Matteo Renzi a proposito della sua proposta di governo di scopo. "Il mio appello è serio e non si impicca alle formule, io l'ho chiamato governo istituzionale, qualcuno dice di legislatura o di scopo. Io lo chiamo governo no tax perché deve mettere mano all'Iva e a mille questioni aperte".

"Accordi parlamentari non sono accordicchi"
"C'è una Costituzione che dice che si vota ogni 5 anni e che affida al Parlamento il compito di indicare una leadership. Non credo di essere allergico alle urne. Sono allergico all'ignoranza costituzionale". Lo ha detto Matteo Renzi in conferenza stampa al Senato. "Il voto è sacro, ma l'accordo parlamentare non è un accordicchio". 

"Voto Senato mostrerà accordo possibile"
"Io non darò alibi a nessuno per fare saltare l'accordo che il tabellone di palazzo Madama mostrerà stasera essere possibile". Così Matteo Renzi in conferenza stampa al Senato. "Contro la deriva del papeete c'è la democrazia parlamentare".

"Taglio parlamentari terreno di incontro"
"Per me della riduzione dei parlamentari si può parlare". Così Renzi ha risposto a chi gli chiedeva se fosse d'accordo con l'appello di Luigi Di Maio per votare la riduzione dei 345  parlamentari (riforma di cui manca solo l'ultima lettura alla Camera).

"Condizioni Zingaretti sono da accogliere"
"Il segretariato del mio partito ha chiesto che ci sia unità e che sia la segreteria a gestire questo passaggio. Credo che siano richieste comprensibili e assolutamente da accogliere". Lo ha detto Matteo Renzi in conferenza stampa al Senato. "Zingaretti - ha concluso Renzi - ha tutti i diritti e i doveri di gestire questa fase insieme ai capigruppo".

Salvini: Renzi vuole patto poltrona, lasciate votare italiani
Su Twitter il vicepremier Salvini risponde a Renzi. "Oggi in Senato ci sarà un'altra maggioranza" dice Renzi. Patto della poltrona Renzi-Grillo. Io invece chiedo una cosa semplice semplice: parola agli italiani, lasciateli votare". Poi Salvini ha aggiunto entrando in Senato: "Parlerò in Aula, non ritiro i ministri".

Fratelli d'Italia: l'Aula voti mozione sfiducia Lega
Fratelli d'Italia chiederà oggi in Aula che il Senato voti sulla mozione di sfiducia a Conte presentata dalla Lega. A prescindere dalla data, anche se per FdI sarebbe preferibile si votasse domani, il Senato non può limitarsi alle comunicazioni del premier e a votare le successive risoluzioni, ma deve votare la mozione di sfiducia, "meglio domani ma non ci impicchiamo a una data", spiegano il capogruppo Luca Ciriani e la vice Isabella Rauti. I due esponenti di FdI confermano quindi la richiesta, che sarà avanzata oggi in Aula, di modificare il calendario votato ieri a maggioranza dalla capigruppo, di inserire nell'ordine del giorno il voto sulla mozione di sfiducia e che si proceda già domani, in alternativa il 20 agosto, dopo le comunicazioni del premier. "Le risoluzioni non hanno lo stesso 'peso' politico di una mozione di sfiducia" e la Lega vuole sfiduciare il premier.