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Coronavirus

Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute

​Rezza: senza provvedimenti alla fine costretti a lockdown

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Ricevo mail un po' minacciose e rinfacciano alla sanità di rallentare l'economia, ma a rallentare è il virus non le misure: anzi le misure parzialmente restrittive come ora hanno tenuto bassa la circolazione del virus e hanno permesso delle attività.

Se non si prende alcun provvedimento alla fine saremo costretti a fare il lockdown generale, che è quello che si vuole evitare.
 
Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa sull'analisi della situazione epidemiologica.
 
Livello decessi troppo elevato, numero infettati alto
"Oggi abbiamo dei dati contrastanti, più di 14mila positivi e rapporto di positività sotto il 10% con un meno 92 di ricoveri in terapia intensiva, tuttavia il dato dei morti a 846 è davvero molto elevato e ciò indica che in questi 2-3 mesi il numero delle persone infettatesi è grande con una ripresa dell'epidemia imponente", ha inoltre affermato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute. 
 
"Siamo ancora sopra la soglia critica per l'occupazione dei posti in terapia intensiva e i ricoveri di area medica", ha aggiunto Rezza.
 
A proposito dei vaccini Rezza ha dichiarato: "È partito il Regno Unito e gli Usa e penso che presto partirà l'Ue con le vaccinazioni e penso sarebbe bello partire almeno insieme  a Francia e Germania".
 
Sulle scuole superiori Rezza ha infine commentato: "La riapertura delle scuole è un traguardo che tutti auspicano avvenga il prima possibile, magari dopo le feste, ma è ancora presto per dire quando riaprire le scuole superiori. Dobbiamo tenere bassa la circolazione virale".