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POLITICA

Era stata presentata dal gruppo Fratelli d'Italia

Roma, assemblea capitolina boccia "sfiducia" ad assessore all'Ambiente Paola Muraro

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L'Aula Giulio Cesare, presieduta dal pentastellato Marcello De Vito, ha respinto, con 24 voti contrari e 5 favorevoli, l'ordine del giorno presentato da Fratelli d'Italia sulla 'sfiducia' all'assessore all'Ambiente Paola Muraro. L'odg chiedeva alla sindaca di revocare l'incarico di assessore concesso a Paola Muraro.

La sfiducia era stata presentata in aula dal gruppo consiliare di Fratelli d'Italia sotto forma di un ordine del giorno. Nel testo - a firma Ghera, De Priamo, Figliomeni e Politi - si chiedeva in particolare "l'attivazione di un percorso verso i rifiuti zero, la promozione della gestione sostenibile dei rifiuti, l'adeguamento dell'impiantistica esistente, l'applicazione in tutto il territorio di una unica modalità di raccolta con il porta a porta e l'ampliamento del numero di centri di raccolta nel territorio".

Secondo il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, la revoca di Muraro si sarebbe resa necessaria visto "il ruolo svolto dalla stessa all'interno della società Ama, che ha comportato scelte determinanti nella controversa gestione degli impianti Tmb, in particolare Rocca Cencia e Salaria, tra l'altro al centro d'indagini da parte della magistratura" e tenuto conto che "la stessa ha firmato dei pareri e delle perizie per conto di ama risultati poi in contraddittorio con accertamenti della procura di Roma".

Secondo Ghera, De Priamo, Figliomeni e Politi, tale stato di cose è "inopportuno e in palese conflitto d'interessi, ponendo l'assessore nella condizione di soggetto che ha ricevuto e continuerebbe a ricevere emolumenti da parte dell'azienda Ama, sottoposta a verifica anche da parte dell'assessore stesso". Il gruppo capitolino di Fratelli d'Italia, inoltre, ha sottolineato che "la dottoressa Paola Muraro ha prestato opera come consulente per l'azienda Ama ininterrottamente dal 2004 ad oggi, percependo un compenso quantificabile in 1.156.200.00 euro" e che è stata nominata assessore "in data 7 luglio 2016 ricevendo un ultimo incarico dal 1 gennaio al 30 giugno 2016, per un importo pari a 57.600 euro non ancora liquidato", hanno concluso.