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TECH

I progetti sostenuti dall'Ue e quelli dell'industria privata

Il mio amico Robot, nuovo Teddy Bear pronto a conquistare le famiglie

Siamo circondati da tecnologia, i bambini hanno sempre più tra le mani smartphone, tablet, videogiochi. Ma cosa è successo ai robot che sognavamo da piccoli? Quelli che dovevano essere i nostri amici o addirittura un membro della nostra famiglia? Sì, ci sono anche loro. Molti sono esempi di intelligenza artificiale, capaci di empatia, sostegno psico-fisico, autoapprendimento. Intanto, l'Ue finanzia diversi progetti e la Cina vuole diventare la potenza tecnologica di riferimento per i robot

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di Celia GuimaraesRoma
Abbiamo già dei piccoli ‘bambini’ elettronici che sono anche più smart dei nostri smartphone perché in grado di camminare, parlare, interagire con noi come nessun cellulare può fare. I robot hanno anche altre applicazioni molto importanti, in medicina, ad esempio. Sono uno degli elementi principali del programma Horizon 2020 dell’Unione europea, che finanzia i principali progetti di ricerca e innovazione con uno stanziamento di quasi 80 miliardi di euro. Tra questi rientra, appunto, la robotica.

Sembrano giochi, non lo sono
Non sono solo giocattoli, quindi, ma hanno un ruolo di primo piano in quella che viene chiamata IoT (Internet of Things), l’internet delle cose che vuole mettere in connessione, grazie alla Rete, gli oggetti di cui siamo circondati: auto, frigo, termostati, tv, persino il nostro materasso, che si ‘ricorda’ la temperatura che ci piace a l’ora della sveglia, attivandola. Altri ancora sono esempi di intelligenza artificiale.

Robot dalla sembianze umane sono entrati nei reparti ospedalieri, in pediatria, per interagire con i piccoli pazienti. Sono diventati assistenti personali interattivi delle persone anziane per aiutarle a mantenere uno stile di vita indipendente. Aiutano gli studenti nei compiti a scuola e sono nelle piazze, pronti a fare da guida ai turisti.

Ecco alcuni esempi di robot intelligenti che, oltretutto, imparano dalle proprie esperienze:

Monarch  è un progetto europeo sulla ‘robotica sociale’ che utilizza robot di vario tipo collegati a internet e sensori per interagire con pazienti pediatrici, personale e visitatori in attività di edutainment (educative e di intrattenimento). Sono già in fase di test all’infermeria pediatrica presso l'Istituto di Oncologia a Lisbona (IPOL), Portogallo. I medici raccontano che i bambini lo vedono come un amico-giocattolo, più tranquillizzante rispetto al personale ospedaliero.



Alfred è un robot-maggiordomo che 'vive' dentro il computer, un assistente mobile personale per gli anziani. Serve ad aiutarli a mantenere una qualità di vita sufficientemente indipendente, a comunicare con i familiari e a mantenere un livello dinamico di interazioni sociali, suggerendo ad esempio, attività e giochi e monitorando, attraverso sensori, lo stato di salute dell’anziano. Si tratta di una macchina ‘virtuale’ (esiste all’interno di una piattaforma) dentro dispositivi mobili e pc, totalmente controllata da comandi vocali. In futuro potrà essere integrata da ‘protesi’ robotiche per eseguire compiti.



Emote è l’acronimo per ‘Embodied perceptivetutors for empathy based learning’, in pratica si tratta di un progetto di robot in grado di usare l’empatia e riconoscere gli stati emotivi dei ragazzi, adattarsi alle loro risposte e aiutarli a studiare in maniera più produttiva e motivata. La ricerca vuole scoprire come le emozioni possono essere condivise con un ‘tutor artificiale’ che serva da facilitatore per l’apprendimento.



Frog sembra un rospo ma invece è il ‘Fun robotic outdoor guide’, un curioso robot verde che si muove su ruote. È stato presentato al congresso ICT 2015 dell’Unione europea sulla tecnologia e l’innovazione; l’abbiamo visto all’opera nella centrale Praça do Comercio di Lisbona. Frog è una progetto di guida turistica robotica con capacità cognitive e di comportamento che può interagire con i turisti in modo divertente e aiutarli a scoprire le attrazioni dei luoghi che visitano.



I privati ci scommettono
Questi sono soltanto alcuni degli esempi di ‘intelligenza artificiale’ i cui progetti sono sostenuti dall’Ue. Ci sono molti altri robot in allestimento e su di loro l’industria privata ci punta le sue carte decisamente. Un esempio? eccolo:

Si chiama Alpha 2, è il primo ‘umanoide per la famiglia’ presentato nell’ottobre scorso alla Maker Faire di Roma, che ha ottenuto finanziamenti per oltre un milione di dollari, soldi sborsati da privati cittadini interessati ad avere a casa un membro di famiglia non-umano in grado di sostituire lo smartphone, fare il dj e leggere le favole della buona notte ai bambini. Alpha 2 sarà in consegna dal febbraio 2016.

Robotica, un affare cinese
Organizzata dalla Associazione cinese per la Scienza e la Tecnologia e dal Ministero dell'Industria e dell'Information Technology cinese, si è tenuta la China World Robot Conference, un evento di tre giorni con forum, mostra e concorso di robot per i giovani.


La conferenza ha attirato a Pechino più di 100 esperti, 12 organizzazioni internazionali del settore della robotica e oltre 120 aziende di robotica.

Il presidente cinese Xi Jinping ha detto la Cina è pronta a cooperare con le altre nazioni per promuovere la ricerca e sviluppo nel campo della robotica ricerca mentre il premier Li Keqiang ha detto che la conferenza è importante per promuovere l'innovazione e l'imprenditorialità, in modo da trasformare il Paese da "fabbrica del mondo" a potenza tecnologica. La conferenza, infatti, stimolerà la crescita dell'industria del robot e crearà il più grande mercato di robot al mondo, ha detto Li.