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MONDO

Rohani: siamo pronti ad accogliere investitori, c'è posto per l'Italia

Il presidente ha sottolineato che le sanzioni non servono e che la collaborazione tra i due paesi può essere proficua

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 L'Iran è pronto ad accogliere gli investitori stranieri e "dopo anni di sanzioni oggi esistono opportunità ma da qui ad un anno questa situazione cambierà. Oggi ci sono posti da riempire" anche da parte dell'Italia. Lo ha dichiarato il presidente iraniano Hassan Rohani al business forum Iran-Italia a Roma.  

L'Iran "è un'economia emergente, con un alto grado di sicurezza e una posizione per un mercato di 300 milioni di persone nell'area circostante. Ci sono vie di comunicazione con i paesi vicini e questo ci rende una meta appetibile", ha sottolineato. "Siamo pronti ad accogliere investitori stranieri nel nostro paese e l'Italia per noi ricopre un'importanza particolare, perché abbiamo una buona storia di collaborazione, conosciamo la vostra industria e ci fidiamo dell'Italia e degli italiani".  

"Le sanzioni non servono"

La comunità internazionale , ha proseguito il presidente "ha capito che il regime delle sanzioni" contro la Repubblica islamica dell'Iran per il suo programma nucleare "non servono". Durante il suo intervento il presidente ha spiegato le performance del suo governo dal suo insediamento avvenuto due anni e mezzo fa: un tasso di inflazione del 45%, un tasso di crescita pari a -6,8%. "Da una pesante inflazione e una recessione senza precedenti eravamo in sofferenza" ha detto Rohani sottolineando però che il suo governo nonostante l'embargo è riuscito oggi a portare il tasso di crescita al 9,4% e ad abbattere l'inflazione fino al 12,2%".  

Rohani ha quindi affermato che oggi il suo paese per la prima volta dopo otto anni di recessione ha un tasso di crescita di segno positivo del 3%. Il presidente iraniano ha pertanto affermato che questi numeri "sono il segno che le sanzioni non funzionano e pertanto abbiamo voluto avviare i negoziati con il gruppo dei 5+1 e finalmente si è fatta la scelta di negoziare", ha detto Rohani prima di ringraziare i sette paesi con i quali l'Iran ha raggiunto lo storico accordo di Vienna lo scorso luglio. Come per i negoziati sul nucleare "anche nell'economia dobbiamo intraprendere una collaborazione win-win, vincente per tutti: nella condizione regionale attuale, l'Iran è il paese più sicuro e più stabile dell'intera regione".    

Gentiloni: il sogno di Mattei ora è realtà

Soddisfatto il nostro ministro degli Esteri Paolo Gentiloni: “ Il sogno di Enrico Mattei  - ha detto - si è trasformato in realtà", una realtà di "assiduo dialogo politico" e collaborazione economica.  Citando le parole di Mattei che parlando dell'impegno di Eni disse: "Quando cominciammo le nostre attività in Iran, eravamo sognatori" Gentiloni ha sottolineato che la scelta dell'Italia come prima tappa della visita in Europa di Rohani è "il riconoscimento della perseveranza  con cui l'Italia ha sempre scommesso sull'Iran", ha aggiunto.

Il presidente iraniano Hassan Rohani ha scritto sul suo account Twitter che "il premier italiano Matteo Renzi si recherà in Iran nei prossimi mesi per rafforzare i rapporti economici".