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POLITICA

M5S contro le Olimpiadi nella Capitale

Roma2024, assemblea capitolina approva mozione per il no. Raggi su Fb: "Tante pressioni, un assedio"

La Raggi: "Tante pressioni, un assedio". Alla fine passa la mozione dei Cinque stelle: Roma non ospiterà i Giochi nel 2024. Il presidente del consiglio Renzi: "Figuraccia e migliaia di posti persi"

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Virginia Raggi (Ansa)
L'assemblea capitolina ha approvato con 30 voti favorevoli la mozione che dice no alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024. Hanno votato contro 12 consiglieri.

Raggi: "Pressioni tante e forti, quasi assedio"
"Le pressioni sono state tante e forti. Quasi un assedio al Campidoglio. Ma abbiamo continuato a lavorare per la città". Così su Facebook la sindaca M5S di Roma Virginia Raggi dopo il 'No' definitivo dell'Assemblea capitolina a maggioranza cinque stelle alla candidatura olimpica 2024. "Era da irresponsabili dire sì alla candidatura. Abbiamo voluto dire no ad ulteriori debiti per Roma e per l'Italia. Abbiamo voluto dire no alla banda del mattone, ai Giochi fatti sulla pelle dei cittadini. Perché ciò che hanno fatto nel passato è sotto gli occhi di tutti: cantieri mai chiusi, tanta delusione e nessuna infrastruttura per noi", ha aggiunto Raggi nel post su Facebook.

Renzi: "Figuraccia e migliaia di posti persi"
"Oggi è arrivato il no definitivo alle Olimpiadi. È legittimo ma certo si fa una figuraccia a livello internazionale perché era una decisione presa. Ma quello che è sconvolgente non è la decisione, discutibile, bensì dire che non si fanno perché c'è il malaffare. Ma un politico serio ferma i ladri, non le opere pubbliche. Migliaia di posti di lavoro vanno persi sull'altare della rassegnazione". Questo il commento di Matteo Renzi, da Perugia.
 
Campidoglio, sì a mozione Fassina
L'Aula ha anche approvato la "mozione Fassina", con 29 voti favorevoli, 5 voti contrari, la mozione a firma Stefano Fassina con cui si chiede il ritiro della candidatura di Roma a ospitare le Olimpiadi 2024. La mozione, analoga a quella del M5S, invita in più la sindaca Raggi "a promuovere un confronto con il Governo e con la Giunta della Regione Lazio per utilizzare, in un 'Patto per Roma Capitale', le risorse corrispondenti al debito pubblico necessario alla realizzazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici Roma 2024 per le priorità di Roma Capitale, innanzitutto per la mobilità sostenibile, per gli impianti per un ciclo dei rifiuti orientato al riciclo e al riuso, per la rigenerazione delle periferie e l'housing sociale".

Il presidente del consiglio comunale: "No a interventi esterni"
Ieri le opposizioni in Consiglio avevano invitato la coordinatrice generale del comitato promotore dei Giochi 2024, Diana Bianchedi. Oggi c'è stato il niet del presidente della Assemblea capitolina, De Vito.
"Non sono previsti interventi esterni ai consiglieri in aula", ha detto Marcello De Vito. In Campidoglio era presente Bianchedi, la quale non potemdo intervenire, ha lasciato la seduta e ha parlato con i giornalisti. Il presidente dell'assemblea capitolina De Vito ha sospeso la seduta del consiglio comunale per un'ora. 

Ordine del giorno del Consiglio regionale
Ieri inoltre il Consiglio regionale del Lazio aveva approvato un ordine del giorno, firmato da centrodestra e centrosinistra, che impegnava "il presidente della giunta a farsi parte attiva nei confronti del sindaco di Roma Capitale nel perorare la conferma della candidatura della città di Roma a ospitare i Giochi Olimpici e paralimpici del 2024 per garantire l'interesse dei cittadini romani e dei cittadini italiani a poter usufruire di una simile opportunità economica e culturale". Il documento era stato bocciato dal M5s.

M5S: dimissioni ragioniere generale? Non ne sappiamo nulla
La notizia delle dimissioni del ragioniere generale del Campidoglio, Stefano Fermante, anticipata oggi da 'Repubblica', spiazza i consiglieri del Movimento 5 stelle che ai giornalisti dicono di non saperne nulla e doversi informare. "L'ho appreso adesso a mezzo stampa. Verificherò quello che è successo", afferma Paolo Ferrara, capogruppo M5S in assemblea capitolina. Di uguale tenore il commento del presidente della commissione Bilancio, Vasco Terranova: "Niente dimissioni. Non mi risulta. Non sono informato abbastanza per rispondervi". Fermante, sempre secondo quanto riportato da Repubblica, avrebbe rimesso il mandato nelle mani di Virginia Raggi, allegando una relazione di 20 pagine che restituisce la foto di una città sull'orlo del default.

Iacobucci al posto di Fermante?
Per sostituire Stefano Fermante che ha rimesso il mandato come ragioniere generale del Campidoglio la sindaca Virginia Raggi starebbe pensando al suo omologo della città metropolitana di Roma Capitale Marco Iacobucci, secondo quanto si apprende.

Roma, senza ok a bilancio entro 31-12 scatta commissariamento
La scadenza non è dietro l'angolo, ma nemmeno lontanissima. Entro il 31 dicembre i Comuni devono redigere ed approvare il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario successivo e il bilancio triennale di previsione. Si tratta di un passaggio nevralgico e obbligatorio perché in questo documento l'amministrazione indica quali risorse finanziarie intende reperire e come intende utilizzarle. Non rispettarlo vuol dire andare incontro allo scioglimento del Consiglio comunale e al commissariamento. In questo processo, la figura del responsabile del servizio finanziario è strategica.
Per questo con le dimissioni (per ora non confermate) del Ragioniere generale del Comune di Roma, Stefano Fermante, alcuni esponenti politici hanno sottolineato il concreto rischio del secondo commissariamento consecutivo per il Campidoglio.