Roma, protesta dei dipendenti comunali contro i tagli agli stipendi. Traffico in tilt

A Roma i dipendenti comunali sono scesi in piazza per protestare contro i possibili tagli in busta paga. Hanno invaso piazza del Campidoglio per dire no all'eliminazione del salario accessorio, definito illegittimo da una relazione del Ministero dell'Economia. Siamo "esausti" e "umiliati" dicono,  "Perché dobbiamo pagare noi con i nostri salari? Andassero a tagliare gli stipendi dei manager che prendono un sacco di soldi - dice un lavoratore del comune - Marino non sta mantenendo le promesse fatte. Aveva detto che ci avrebbe valorizzato e invece...". 

Circolazione in tilt, tutto il centro, dal Circo Massimo a piazza Venezia, è bloccato. "Siamo più di 10 mila in piazza del Campidoglio" la stima di Giancarlo Cosentino della Cisl, in piazza vigili urbani, amministrativi, educatrici scolastiche. 
"Questa piazza oggi rappresenta tutta l'indignazione verso le politiche scellerate di Marino sul personale - dice Francesco Croce della Uil - Invece di attaccare i vari sprechi contenuti nelle prime 200 pagine della relazione del Mef, colpiscono i più deboli che però mandano avanti la città".

I dipendenti comunali srotolano striscioni "Dignità per i capitolini", "No al taglio del salario accessorio", "Non è accessorio ma necessario". Alcuni vigili del sindacato Sulpl, indossano per protesta delle t-shirt con su scritto "Grazie a Marino farò...il giocoliere al semaforo" o ancora a "Grazie a Marino farò...il venditore di ombrelli" fino a "Grazie a Marino farò...il viados". . In piazza è stato allestito un piccolo palco da dove si stanno susseguendo gli interventi di dipendenti e sindacalisti.