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SPETTACOLO

Il fuori programma

Polanski rinuncia a Locarno: "Non voglio creare tensioni"

Il regista era atteso al Festival per tenere una lezione di cinema. Ma alcuni politici svizzeri hanno di nuovo sollevato le polemiche per l'accusa di stupro che ancora pende sull'autore di "Rosemary's Baby"

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Roman Polanski rinuncia alla presenza al Festival del film di Locarno. Il regista ha annullato la sua partecipazione con un messaggio agli organizzatori. "Cari amici, mi dispiace dovervi comunicare che dopo aver constatato che la mia apparizione al Festival di Locarno avrebbe potuto provocare tensioni e controversie da parte di persone contrarie alla mia presenza, ma di cui rispetto le opinioni, ho deciso a malincuore di rinunciare a parteciparvi. Mi rattrista sinceramente deludere le vostre aspettative". Polanski il 15 agosto avrebbe dovuto tenere una lezione di cinema per i giovani cineasti della Locarno Summer Academy e tutto il pubblico di Locarno. La sera precedente, insieme alla moglie Emmanuelle Seigner, era invece atteso in piazza Grande per introdurre la proiezione di "Venere in pelliccia".   

A scatenare le polemiche di alcuni politici elvetici per la partecipazione al festival dell'ottantenne regista, l'accusa di stupro di una tredicenne avvenuto a Hollywood nel 1977.