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ITALIA

Catania

Picchia la moglie e dà il coltello al figlio di 4 anni per colpirla. Arrestato

La Procura di Catania procede nei confronti dell'uomo, un romeno di 26 anni, per reati di violenza sessuale aggravata, lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia

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di Tiziana Di Giovannandrea
Un bambino di 4 anni, piangente e terrorizzato, incitato a ferire la madre con un coltello messogli in mano dal padre. Un altro piccolo di 2 anni già abituato ad assistere ad ogni tipo di violenza e vessazione in ambito familiare a causa di un padre criminale ma quel che è peggio, una donna, la moglie, abusata e ridotta quasi in schiavitù proprio perché appartenente al sesso femminile. 

Un romeno di 26 anni, operaio, dal 2012 in Sicilia, è finito in carcere a Catania, arrestato dai Carabinieri, dopo che da anni picchiava, umiliava, maltrattava, violentava la moglie, tenendola segregata in casa. La Procura catanese sta procedendo nei confronti dell'uomo per reati di violenza sessuale aggravata, lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia. L'uomo picchiava la consorte, anche lei 26enne, davanti ai figli di 4 e 2 anni per 'educarli'; per punire la donna non le dava da mangiare e le impediva l'uso di acqua calda per lavarsi. La vittima non poteva avere alcun tipo di rapporto all'esterno e quindi non ha potuto neppure chiedere aiuto. 

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'ultima trovata dell'uomo che voleva  'insegnare' al più grande dei loro due figli, il bambino di 4 anni, 'come si trattano le donne'. Il rumeno ha preso un coltello da cucina, lo ha dato in mano al figlio e lo ha istigato contro la madre impotente: "Feriscila, colpiscila...".  Il bambino terrorizzato ha cominciato a piangere ed ha buttato il coltello mentre poco dopo sono arrivati i Carabinieri che hanno arrestato l'uomo. La donna fortemente prostrata e debilitata aveva, anche, una frattura alle costole giudicata guaribile in 30 giorni.

I militi da tempo stavano indagando e raccogliendo prove. Le urla, le ferite, gli occhi neri non erano sfuggiti alla piccola comunità di romeni, vicini di casa. Qualcuno fa una 'soffiata', si comincia a parlare di sospette violenze domestiche. I Servizi sociali comunali si attivano, allarmando i Carabinieri, che avviano le indagini molto accurate, come da richiesta della Procura di Catania capeggiata dall'aggiunto Marisa Scavo per il contrasto alle violenze in famiglia e sulle donne. Gli investigatori ed i magistrati sono riusciti a trovare prove e testimonianze, da qui l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 'marito-orco' come è stato definito dai Carabinieri.
La donna e i suoi due bambini sono stati affidati alle cure dei Servizi sociali.