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ITALIA

Criminalità organizzata

Delitto Rostagno, ergastolo per due boss di Cosa nostra

Il giornalista fu ucciso nel 1988 in provincia di Trapani dopo aver denunciato le azioni della mafia e i legami con parti deviate della massoneria

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La Corte d'assise di Trapani, presieduta da Angelo Pellino, ha condannato all'ergastolo i boss trapanesi Vincenzo Virga e Vito Mazzara, accusati dell'omicidio del sociologo Mauro Rostagno, assassinato a Valderice, in provincia di Trapani, il 26 settembre del 1988.

La camera di consiglio dei giudici della Corte d'assise è durata due giorni e mezzo. Il collegio ha condannato i due imputati al risarcimento delle parti civili, fra le quali l'Ordine dei giornalisti, la comunità Saman, di cui Rostagno era il fondatore, i familiari del sociologo e l'Associazione della stampa.

La Corte ha anche disposto la trasmissione in Procura delle deposizioni di una serie di testimoni tra i quali l'ex sottufficiale dei carabinieri Beniamino Cannas e dell'editrice dell'emittente televisiva Rtc, Caterina Ingrasciotta, televisione privata dalla quale Rostagno denunciava Cosa nostra e i suoi legami con la massoneria deviata.   

Il processo si è protratto per 67 udienze durante le quali sono stati ascoltati 144 testi ed effettuate quattro perizie. Per entrambi gli imputati i pm Gaetano Paci e Francesco Del Bene avevano chiesto l'ergastolo.