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MONDO

Russia

Omicidio Nemtsov: giallo delle telecamere spente, domani i funerali

Sono complesse e piene di buchi neri le indagini sull'assassinio dell'oppositore cresciuto sotto l'ala di Eltsin: molte telecamere di sorveglianza della zona (ipervigilata perché vicinissima al Cremlino) erano spente perché in riparazione. Le uniche immagini video sono per la maggior parte oscurate da uno spazzaneve e l'unica testimone oculare, la fidanzata, si è contraddetta

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foto da Twitter di @MaxMeleganich
Ancora sotto choc per l'assassinio di Boris Nemtsov la Russia di oggi è in bilico tra la partecipatissima manifestazione di ieri e i funerali del leader della debolissima opposizione a Vladimir Putin. In mezzo continuano le indagini e i dettagli che gettano un'ombra inquietante sull'omicidio consumato a pochi metri dal Cremlino: alcune telecamere di sorveglianza della zona erano in riparazione proprio la notte del 27 febbraio. Lo rivela il quotidiano Kommersant. Ad oggi quindi le uniche immagini degli istanti in cui Nemstov è stato ucciso sono solo quelle di un video di bassissima qualità riprese da un punto in cui per la maggior parte del tempo l'assassino è oscurato da uno spazzaneve.

La telecamera irreperibile
Poche ore dopo la diffusone del video, sul canale Tvc, un ex fotografo dell'agenzia Tass, Mitya Aleshkovski, ha pubblicato su Twitter la foto di una telecamera direzionata "esattamente verso il luogo dell'omicidio", ma delle cui riprese non si ha per ora alcuna notizia. 

Il ritardo delle forze dell'ordine
Molti giornalisti a Mosca hanno ricordato sui social network che anche solo effettuare delle riprese professionali da quel ponte, fa scattare l'arrivo della polizia in pochi secondi, che chiede permessi e autorizzazioni dato che la zona si trova a pochi passi dal Cremlino ed è quindi ipersorvegliata. Ma nel caso dell'omicidio di Nemstov sono serviti dieci minuti per arrivare sul luogo del delitto. 

Le contraddizioni della modella-testimone
Anna Duritskaya, unica testimone oculare - sulla quale non pende nessuna accusa - dopo l'omicidio si è contraddetta. In un primo momento aveva raccontato di aver visto gli spari provenire dal finestrino posteriore di una Lada bianca, ma è stata poi smentita del video con lo spazzaneve. L'oppositore Ilya Yashin ieri sera ha fatto sapere di averle parlato: "Da tre giorni la torturano con le indagini - ha detto - vuole solo tornare a casa". 

Blogger anti-Putin chiede scarcerazione temporanea per partecipare alle esequie
Intanto dal carcere il blogger anti Putin Alexei Navalny ha chiesto di uscire per poter prendere parte alle esequie di Nemstov. Ma il tribunale Presnesnky di Mosca ha respinto la richiesta di scarcerazione temporanea. Secondo i giudici, la sospensione della misura restrittiva è possibile solo in casi di emergenza.   Navalny è stato condannato a 15 giorni di detenzione (fino al venerdì) per aver distribuito volantini nella metropolitana di Mosca che informavano sulla marcia antigovernativa prevista per il primo marzo, poi trasformatasi in marcia in memoria di Nemtsov, ucciso venerdì notte in circostanze da chiarire.