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POLITICA

Salvini: "Mi aspetto verità"

Russiagate. Conte oggi al Copasir. M5s: "No a strumentalizzazioni". Zingaretti: "Non faremo sconti"

Il presidente del Consiglio chiarirà la vicenda degli incontri del ministro americano della Giustizia, William Barr, con i nostri 007. Non si esclude affatto che quella di oggi non sia l'unica 'puntata'

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Per un'ora Giuseppe Conte illustrerà la relazione semestrale sui Servizi e il perimetro entro il quale si muoverà l'autorità delegata, ma il faro sarà puntato sul resto dell'audizione. Dovrebbe durare poco più di mezz'ora il fuoco di fila di domande che l'opposizione sottoporrà al premier sul cosiddetto 'Russiagate'.

Al Copasir il presidente del Consiglio chiarirà la vicenda degli incontri del ministro americano della Giustizia, William Barr, con i nostri 007. Non si esclude affatto che quella di oggi non sia l'unica 'puntata'. Il partito di via Bellerio potrebbe infatti chiedere di acquisire dei documenti, e anche negli altri partiti non si esclude che la riunione possa essere aggiornata ad un successivo incontro. La Lega puntava ad una riunione ad 'hoc'.

Il presidente dell'organismo, Raffaele Volpi, chiederà il motivo per cui gli altri ministri non sono stati informati dei colloqui di Barr e del procuratore federale John Durham sulle ingerenze russe nella campagna elettorale del 2016. E la Lega accuserà il premier di aver esposto i nostri Servizi in una vicenda che potrebbe portare i Democratici a chiedere la convocazione degli 007. Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, incalzato dai cronisti su cosa si aspetta che dirà Conte, ha replicato lapidario: "La verità. Non so se è troppo aspettarsela, ma la verità".  

La posizione del presidente del Consiglio è nota da settimane. Ha chiesto lui stesso al presidente del Copasir di riferire, convinto che sul caso si siano scritte cose inesatte e che si sia trattato solo di un polverone mediatico. Ma anche nella maggioranza non c'e' alcuna intenzione di derubricare la vicenda. "Deve spiegare, è un tema serio, delicato e complesso. Aspettiamo l'audizione, ci potrebbero essere importanti implicazioni internazionali", ha sottolineato il ministro pentastellato Vincenzo Spadafora. Il Movimento 5 stelle si fida dell'azione del premier, punta a far sì che il 'Russiagate' non sia utilizzato per strumentalizzare, magari usandolo come clava da campagna elettorale, ma non farà sconti qualora dovessero esserci dei risvolti importanti. E sulla stessa lunghezza d'onda si sono schierati anche i renziani, con il leader di Italia viva che nelle settimane scorse aveva invitato il Capo dell'esecutivo a lasciare la delega dei Servizi. 

Il segretario del Pd, Zingaretti, pur apprezzando la dispopnibilità a collaborare e a far chiarezza del premier, attacca: "Ascolteremo, ma non gli faremo sconti". Ed ha aggiunto: "Noi da subito abbiamo chiesto che Conte riferisse nella sede appropriata e appena si è insediato il nuovo presidente del Copasir si è subito trovata la data. Ascolteremo ciò che il premier dirà prima di dare una valutazione".

Conte nelle ultime ore ha parlato dell'audizione facendo intendere che non si sottrarrà affatto alle richieste che verranno avanzate: "Sicuramente dopo mi sentirò più libero di parlarne, ora lasciatemi il tempo per programmare il confronto con voi, ma sono disponibile a farlo subito".