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ECONOMIA

Crisi Coronavirus

Saldi, l'allarme di Confesercenti: vendite in calo dal 40% al 70 %

Dall'inizio della pandemia ben18 mila attività hanno abbassato le serrande nel Lazio, l'80% a Roma. In Lombardia i saldi sono partiti il 7 gennaio e a Milano si respira la stessa aria che a Roma, denuncia l'associazione degli esercenti

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I saldi invernali non decollano anzi affondano. E anche per questo weekend non si vede ancora la luce. Il  calo delle vendite scontate quest'anno si attesta al momento tra -30%  e -40% a livello nazionale con punte del -60 e -70% nelle grandi vie dello shopping a Roma e Milano.

"La situazione è molto critica  registriamo cali dal 50 al 70% nelle vie del centro storico a Roma e  anche in provincia, ma se gli acquisti vanno male anche nel periodo dei saldi che fai? Chiudi". E' quanto afferma all'Adnkronos Valter  Giammaria, presidente di Confesercenti Roma riferendo che dall'inizio  della pandemia ben 18 mila attività hanno abbassato le serrande nel Lazio, l'80% a Roma. In Lombardia i saldi sono partiti il 7 gennaio e a Milano si respira la stessa aria che a Roma.

"I saldi sono partiti in  maniera tiepida, poi una certa soddisfazione è stata espressa dai  titolari dei negozi di articoli sportivi ma tutti dicono all'unisono: 'la zona rossa ha rovinato tutto", ci ha veramente demolito. Il calo è del 50- 60%" afferma Andrea Painini, presidente Confesercenti Milano riferendo che l'associazione, a questo proposito sta valutando, su  istanza degli associati, di presentare una class action contro chi ha  sbagliato nel fornire dati tali da far rimanere la Lombardia in zona  rossa. Da oggi, comunque, con il ritorno in zona arancione si  intravede un barlume di speranza affinché i milanesi possano dedicarsi un po' di più allo shopping, solo loro però perché i provvedimenti del governo vietano gli spostamenti da un comune all'altro.       

"La voglia di fare acquisti c'è - sostiene Painini - ma ultimamente  viene sfogata su internet a danno dei negozi fisici. Corso Buenos Aires è vuoto, non c'è nessuno che gira, complice anche il maltempo, neanche i turisti e nonostante siano chiusi i centri commerciali nel week end".       

Le cose non vanno meglio al Sud. In Sicilia, 6 commercianti su 10 del  settore moda, si aspettano un crollo superiore al 50% in base a un sondaggio svolto a livello locale da Confesercenti e il 69% degli  intervistati teme di dovere adottare misure aziendali drastiche come  la "riduzione del personale" e/o la "chiusura di punti vendita" mentre quasi il 12% dichiara di aver già chiuso un ramo d'azienda.