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POLITICA

Nuovo governo

Salvini: Di Maio sbaglia se dice "io premier o nessuno". Perché a oggi è nessuno

"Non è il modo giusto per partire, la Lega ha già fatto passi indietro", spiega il leader del Carroccio. Senza Forza Italia è "arrivederci"

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L'aut-aut di Luigi Di Maio sulla guida del nuovo governo non piace a Matteo Salvini. "Se Di Maio dice 'o io premier o niente' non è il modo giusto per partire. Se Di Maio dice o io o nessuno sbaglia, perché a oggi è nessuno. Non puoi andare al governo dicendo o io o niente, altrimenti che discussione è?", dice il leader della Lega alla registrazione di Porta a Porta. La Lega, aggiunge, "ha già fatto passi indietro" per far partire il lavoro della Camere "ma non è che possiamo fare passi indietro su passi indietro".  

"Se Di Maio esclude Forza Italia rispondo arrivederci'" 
Se Di Maio dice fuori Forza Italia è arrivederci? "E' chiaro, assolutamente sì", risponde Salvini a Bruno Vespa a proposito delle trattative per formare il governo. 

Si riparte da centrodestra unito, è una squadra 
"Tutte le persone che sto incontrando mi dicono 'adesso passate dalle parole ai fatti', il mio obiettivo è la cancellazione della Fornero, la riduzione delle tasse, il controllo dei confini, l'espulsione dei clandestini. Da quello riparto, lo proporremo come centrodestra unito, la coalizione che ha vinto è una squadra. Da soli non si va lontano. Io sono pronto, c'è una squadra pronta", aggiunge il leader della Lega.  

"Spero governo entro un mese. Io farò di tutto"
"Siamo a fine marzo, spero che entro un mese qualcuno possa giurare al Quirinale", dice Salvini,  sottolineando che farà "di tutto perché abbiamo un governo serio il prima possibile". 

Se premier figura terza comunque un politico
"Se il premier fosse, con sei ipotetiche, una figura terza, deve essere un politico, di un governo politico. Coi tecnici abbiamo già dato", ha poi detto il leader della Lega a margine della registrazione di Porta a porta in onda stasera. 

Salvini: nel centrodestra al Quirinale andremo separati
"Io ero disponibile a entrambe le scelte ma se loro preferiscono così andremo ognuno per conto proprio", ha risposto a una domanda sull'ipotesi di una delegazione unica del centrodestra per le consultazioni al Quirinale.