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POLITICA

L'intervista a 'Mezz'ora in più'

Sassoli: la parola crisi mette paura in Europa

Il presidente del Parlamento europeo: "Il Mes diventi uno strumento comunitario"

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"La parola crisi mette paura in Europa, bisognerebbe accostarcisi con un po' di pudore e prudenza perché può dare la sensazione di un Paese che mette meno a fuoco i propri obiettivi. Ci vorrebbe prudenza, dobbiamo avere paura della crisi, non assecondarla". Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli da Lucia Annunziata a 'Mezz'ora In Più', rispondendo ad una domanda sulla situazione politica in Italia.

"Certamente servirà un coordinamento che aiuti la macchina pubblica" nella gestione dei fondi del recovery, anche se il punto di riferimento nel dialogo con l'Ue resterà il governo, ha proseguito Sassoli rispondendo a una domanda sull'ipotesi di una task force per gestire i fondi del recovery in Italia. "Per le istituzioni europee - ha spiegato - nel rapporto tra Italia e commissione il riferimento sarà ovviamente il governo" ma per la gestione di tutti i progetti, per far funzionare insieme tutte le amministrazioni servirà un coordinamento". Il presidente del parlamento europeo ha quindi fatto l'esempio della digitalizzazione: "Significa sanità, scuola, mondo produttivo, far lavorare insieme tante amministrazioni e ministeri, ma come fai a farlo se non hai una regia?".

"Il funzionamento della democrazia europea- ha detto ancora Sassoli - è soggetto a un'unanimità che blocca la democrazia, il diritto di veto è anacronistico, e una democrazia che non decide come può farsi amare dai cittadini?". E infine: "Credo che con la riforma del Mes si apra una battaglia per noi, che è quella di farla finita con gli accordi intergovernativi e di far sì che il Mes diventi uno strumento comunitario".