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Coronavirus

Gimbe, scendono i casi e i ricoveri: in calo anche i decessi

Scende ancora il numero di nuovi vaccinati (-17,1%), a rilento le terze dosi (2,4% su una platea di 7,6 mln). Ci sono ancora oltre due milioni di over 50 non vaccinati

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Ancora buone notizie sul fronte Coronavirus per il nostro paese dove continua la discesa dei nuovi casi (-9,1%), dei ricoveri in area medica (-13,2%) e delle terapie intensive (-5,7%). Mentre calano anche i decessi (-19,4%). A scattare una nuova fotografia della situazione pandemica è la Fondazione Gimbe nel suo report che prende in esame la settimana 29 settembre - 5 ottobre.
 
Scende il numero dei nuovi vaccinati
 
Sul fronte dei vaccini, si sottolinea, nonostante 13,4 mln di dosi in frigo scende ancora il numero di nuovi vaccinati (-17,1%), a rilento le terze dosi (2,4% su una platea di 7,6 mln). Mentre per quanto riguarda la terza dose, si sottolinea come sia "necessario estendere l'obbligo agli operatori sanitari e aprire progressivamente alle fasce under 80". Il monitoraggio della fondazione Gimbe, conferma, quindi, tutti i numeri in calo, anche se in 5 regioni si registra un lieve incremento di nuovi casi.
 
Oltre due milioni di over-50 senza copertura vaccinale
 
Diminuiscono le somministrazioni (-22,2%) e quasi 2,6 milioni di over 50 rimangono senza alcuna copertura. 7,6 milioni le persone candidate a ricevere la terza dose: copertura attuale al 2,4%, ma con notevoli differenze tra regioni. L'efficacia vaccinale si mantiene "molto elevata" con riduzione di decessi e terapie intensive quasi al 95% e ricoveri in area medica al 92,6%. Ma i primi lievi segnali di riduzione impongono, secondo Gimbe, "una programmazione strategica per somministrare la terza dose alla popolazione generale, anche per evitare improprie fughe in avanti delle regioni". Il monitoraggio rileva, sempre nella settimana 29 settembre-5 ottobre, rispetto alla precedente, una diminuzione di nuovi casi (21.060 vs 23.159) e decessi (311 vs 386). In calo anche i casi attualmente positivi (90.299 vs 98.872), le persone in isolamento domiciliare (86.898 vs 94.995), i ricoveri con sintomi (2.968 vs 3.418) e le terapie intensive (433 vs 459). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano 311 (-19,4%) decessi, di cui 22 riferiti a periodi precedenti; -26 (-5,7%) di terapie intensive; Ricoverati con sintomi: -450 (-13,2%); Isolamento domiciliare: -8.097 (-8,5%); Nuovi casi: 21.060 (-9,1%); Casi attualmente positivi: -8.573 (-8,7%).
 
"Ormai da 5 settimane consecutive - dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE - il dato nazionale mostra una discesa dei nuovi casi settimanali, anche se nell'ultima settimana, rispetto alla precedente, 5 Regioni registrano un incremento percentuale dei contagi". Gli aumenti, che riguardano Basilicata (+73,6%), Prov. Aut. Bolzano (+8,7%), Prov. Aut. Trento (+20,9%), Sardegna (+5%), Valle D'Aosta (+64,5%), rimangono tuttavia contenuti in termini assoluti.
 
Scendono a 17 le Province con incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti e nessuna conta oltre 150 casi per 100.000 abitanti. In calo anche i decessi: 311 negli ultimi 7 giorni (di cui 22 riferiti a periodi precedenti), con una media di 44 al giorno rispetto ai 55 della settimana precedente.
 
 "Sul fronte ospedaliero - afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE - si registra un ulteriore calo dei posti letto occupati da pazienti COVID-19: rispetto alla settimana precedente scendono del 13,2% in area medica e del 5,7% in terapia intensiva". A livello nazionale il tasso di occupazione rimane basso (5% in area medica e 5% in area critica) e nessuna Regione supera le soglie del 15% per l'area medica e del 10% per l'area critica. "Continuano a scendere anche gli ingressi giornalieri in terapia intensiva - spiega Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE - con una media mobile a 7 giorni di 22 ingressi/die rispetto ai 29 della settimana precedente". Per quanto riguarda i vaccini, afferma Gimbe, nonostante 13,4 mln di dosi in frigo scende ancora il numero di nuovi vaccinati (-17,1%), a rilento le terze dosi (2,4% su una platea di 7,6 mln).