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SALUTE

Malaria, la malattia delle paludi. Cos'è, come si contrae e dove è diffusa

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La malaria, ovvero "Mal aria", definita così perché si credeva venisse contratta a causa dei miasmi malsani emanati dalle paludi, è una malattia grave causata da protozoi parassiti trasmessi all'uomo da zanzare del genere Anopheles, al tramonto e durante la notte. Assieme alla tubercolosi e all'Aids, la malaria e' oggi una delle principali emergenze sanitarie del pianeta. Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanita', oggi la malaria è endemica in vaste zone dell'Asia, Africa, America latina e centrale, isole caraibiche e Oceania, con circa 500 milioni di malati ogni anno e oltre un milione di morti. La malattia minaccia nel complesso oltre il 40% della popolazione mondiale, soprattutto quella residente in Paesi poveri.
La malattia viene sempre più frequentemente importata anche in zone dove è stata eliminata, grazie ai movimenti migratori, risultando in assoluto la prima malattia d'importazione, trasmessa da vettori, in Europa e negli Usa.
 
COME SI TRASMETTE: La malattia si contrae attraverso 4 protozoi agenti eziologici, tutti appartenenti al genere Plasmodim: Plasmodium falciparum, agente della cosiddetta terzana maligna, la forma più grave che puo' portare al decesso, P. vivax e P. ovale, agenti di due forme di tersi a benigna, e P. malariae, agente della quartana. Un quinto plasmodio, P. knowlesy, che ha come serbatoi alcuni primati, puo' piu' raramente causare anche una forma di quartana benigna anche nell'uomo. Ci si infetta in seguito alla puntura della femmina di una delle circa 60 specie diverse di zanzare appartenenti al solo genere Anopheles, dopo che questa si è a sua volta infettata con il sangue di un soggetto malarico. All'interno dell'ospite umano, il parassita si modifica passando attraverso diversi stadi di sviluppo e riuscendo a eludere le difese del sistema immunitario, localizzandosi prima nel fegato, dove invade gli epatociti e si amplifica per schizogonia, quindi invadendo i globuli rossi, dove si riproduce nuovamente per schizogonia, dando luogo a nuove generazioni di parassiti ogni 3 (terzana) o 4 (quartana) giorni. Dopo alcuni cicli di sviluppo, produce le forme sessuate (gametociti), ed è nuovamente pronto a infettare una nuova zanzara.
 
 
 
 
I SINTOMI: La comparsa dei sintomi dipende da fattori diversi, i cui più importanti sono la specie plasmodiale e la carica infettante. In linea di massima, i sintomi della falciparum appaiono da 7 a 14 giorni dopo la puntura da parte della zanzara infetta e sono di varia natura (mal di testa, vomito, diarrea, sudorazioni e tremori), comuni, almeno inizialmente, a quelli di un'influenza o di altre infezioni, ma comunque sempre accompagnati da febbre elevata. La malattia arriva a essere letale distruggendo i globuli rossi e quindi causando una forte anemia ma soprattutto ostruendo i capillari che irrorano il cervello (in questo caso si tratta di malaria cerebrale) o altri organi vitali (in genere, ma non sempre, gli accessi febbrili si presentano ciclicamente seguendo il ciclo stesso di riproduzione e moltiplicazione del parassita). Le forme di malaria dovute agli altri parassiti sono decisamente meno gravi. I sintomi possono presentarsi anche con qualche giorno di ritardo rispetto alla falciparum, ma possono dare recidive a distanza di qualche mese dall'attacco primario, per via di alcune forme che rimangono silenti nel fegato. Altri tipi possono invece dare recrudescenze anche a distanza di anni, per via di forme che rimangono vitali nel circolo ematico. –
 
DOVE SI CONTRAE: La Plasmodium falciparum è presente in tutte le aree a endemia malarica situate nella fascia tropicale e subtropicale, di 4 continenti, ma il rischio maggiore di contrarre questo plasmodio si corre nei Paesi dell'Africa sub-Sahariana, in Papua-Nuova Guinea e in alcune isole del Pacifico orientale. La malaria Vivax e' predominante in America Latina e in molti Paesi Asiatici ed e' la sola specie presente in quelle aree a clima temperato dove ancora persiste l'endemia malarica (Medio oriente, Turchia, Nord Africa). La Ovale è molto comune in Africa occidentale, rara o assente negli altri continenti.