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POLITICA

Dopo le contestazioni di ieri in Umbria

Massa, scontri al comizio di Salvini: due feriti. Nuova polemica con Alfano

Alcuni dimostranti di sinistra hanno sfondato il picchetto delle forze di sicurezza che hanno reagito con manganellate. Due i feriti tra i manifestanti. Salvini ha poi tenuto il suo comizio

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Scontri a Massa in Toscana tra i manifestanti di sinistra che contestano il leader della Lega Salvini e le forze dell'ordine. I partecipanti alla protesta hanno sfondato il picchetto delle forze dell'ordine che hanno reagito con manganellate. Due manifestanti sono rimasti feriti. Il comizio - durato mezz'ora - si è poi concluso senza ulteriori incidenti.

Contestazioni a Viareggio
Salvini è stato contestato anche a Viareggio: la sua auto è stata accerchiata da contestatori e colpita con pugni mentre il leader leghista lasciava anzitempo il mercato centrale dove alcuni lo contestavano in mezzo alla gente. L'auto, che sta andando alla Passeggiata dove è previsto un comizio pubblico, è stata inseguita a piedi e con altri mezzi dagli stessi contestatori. Ad un certo punto l'autista ha anche fermato l'auto con il leader leghista ed ha affrontato gli inseguitori, poi è risalito e ha ripreso la marcia.

La polemica con Alfano
"La giornata di oggi ci ha insegnato che il 31 maggio in Toscana chi resta a casa darà ragione ai violenti e ai lanciatori di sassi" ha detto il leader leghista durante il suo comizio nell'albergo del litorale pisano che ha ospitato un'iniziativa elettorale di Lega Nord e Fratelli d'Italia. Salvini ha poi risposto al presidente della Regione, Enrico Rossi, che lo ha accusato di essere "un provocatore". "Vergognati". Prima d'incontrare i suoi sostenitori Salvini se l'è presa anche con il ministro dell'Interno: "Alfano dice che io posso parlare ovunque ma vorrei poterlo fare senza schivare ogni giorno uova e sassi e che le migliaia di agenti impiegati per tutelare chi viene ai nostri comizi fossero altrove ad arrestare delinquenti e spacciatori. La verità è che lui è il peggior ministro dell'Interno della storia italiana". 

Già in Umbria, il leader del Carroccio era stato oggetto di forti contestazioni - con sputi e insulti. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano - chiamato in causa da Salvini - ha assicurato la "mobilitazione delle forze dell'ordine, per permettere" al segretario della Lega di esercitare "il proprio diritto di parola".