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Coronavirus

Il Consiglio dei ministri

Scuola, in Cdm Azzolina ha chiesto un miliardo in più

Bonaccini: miliardo sulla scuola è direzione giusta

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Un miliardo in più in vista della riapertura delle scuole a settembre. È quanto ha chiesto oggi, nel corso del Cdm, la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, richiesta che ha visto d'accordo i ministri presenti e che dovrebbe rientrare nel nuovo scostamento di bilancio su cui si sta ragionando in questi minuti a Palazzo Chigi, nel corso della riunione tra il premier Giuseppe Conte, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, i capi delegazione e i responsabili economici delle forze di maggioranza. Del miliardo chiesto dalla ministra, 500 milioni verrebbero destinati all'assunzione di docenti.

Bonaccini: miliardo sulla scuola è direzione giusta
La notizia del miliardo in più sulla scuola "va nella direzione giusta". Così il presidente della Conferenza delle Regioni e della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini a Stasera Italia News su Rete 4. Per Bonaccini il testo avuto oggi con le linee guida sulla scuola è "migliorativo" rispetto a quello di ieri, ritenuto irricevibile e domani ci sarà la conferenza unificata con Comuni, Province e Regioni per cui ci si augura "un accordo definitivo" su temi come il distanziamento e l'aumento di organico.

Bonaccini: entro martedì accordo politico con Governo per risorse
Bonaccini inoltre ha annunciato per martedì un accordo Governo-Regioni. "Da un lato ci sono le risorse che servono per permetterci di poter tenere aperte le Regioni, perché le mancate entrate e i mancati trasferimenti, a fronte del lockdown, ci costringono a chiedere risorse per l'attività ordinaria. In realtà noi abbiamo chiesto, come Regioni a statuto ordinario, circa due miliardi di euro, dei quali 500 milioni ci sono già stati concessi. Le Regioni a statuto speciale hanno già avuto un miliardo di euro perché dal punto di vista della sanità, effettivamente sono loro che pagano tutti gli interventi e hanno bisogno di risorse straordinarie. Oggi abbiamo chiesto al Governo e abbiamo ottenuto che entro martedì ci sarà l'accordo politico per riconoscerci quello che ci spetta". 

Cgil: risorse non sufficienti
"Il cruscotto era stato già anticipato ieri dalla ministra. Certamente ogni supporto o strumento che viene offerto per consentire il calcolo delle misure necessarie al  distanziamento è importante. Ma il nodo vero, ribadiamo, è la mancanza di risorse: 1 miliardo non è sufficiente". Lo ha affermato  all'Adnkronos Francesco Sinopoli della Cigil Scuola Federazione  Lavoratori della conoscenza in merito alla nuova bozza alla nuova  bozza per le linee guida sul rientro a scuola a settembre. "L'obiettivo è la didattica in presenza e dalle indiscrezioni sembrerebbe che vi sia stato un ridimensionamento della Dad, e se così fosse per noi è sicuramente positivo. E la didattica in presenza deve essere per tutti e non può dipendere dalle singole scuole o dai  contesti territoriali. - ha aggiunto Sinopoli - Sarebbero necessari almeno altri 3 miliardi. Questa è una scommessa, è un''occasione' per fare grande la scuola e per investire in essa, in infrastrutture di qualità e nel personale".

La Conferenza Unificata si terrà domani alle 14.30
La riunione della Conferenza Unificata è stata convocata per domani alle 14.30 in videoconferenza. Nella convocazione non è indicato l'ordine del giorno, ma sul tavolo dovrebbero approdare il Piano scuola 2020-2021. L'accordo con Regioni ed enti locali sulle linee guida era atteso per oggi, ma poi è slittato. Il ministero ha consegnato una nuova bozza a regioni ed enti locali ed è proseguito il lavoro per arrivare a un accordo. Per Anci e Upi sono prioritarie, per dare il via libera, le risposte sul tema delle risorse per gli interventi per la sicurezza e per il personale. Le Regioni hanno posto come questioni ''pregiudiziali'' le ''risorse, il personale e i trasporti''.

In Cdm anche la parità di genere
Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, ha svolto una informativa al Consiglio dei ministri in relazione a una ricognizione effettuata sulla legislazione regionale in materia di elezione dei Consigli regionali. Dalla ricognizione, è emerso che le leggi elettorali di talune Regioni non sono state adeguate alle disposizioni volte a garantire l'equilibrio della rappresentanza tra donne e uomini nei Consigli regionali. Tali leggi, infatti, non consentono l'espressione della seconda preferenza riservata a un candidato di sesso diverso o non prevedono le quote di lista.

Bonetti: "Ok il Cdm per la doppia preferenza di genere"
"Oggi in Consiglio dei ministri abbiamo, tutti insieme, assunto l'impegno a sostenere un adeguamento normativo che introduca la doppia preferenza di genere in tutte le prossime elezioni regionali. Un passo importante per le pari opportunità e per la democrazia, un impegno necessario per portare la parità di genere anche nelle istituzioni". Lo scrive la ministra per la Famiglia, Elena Bonetti.

Boccia: "Equilibrio di genere più vicino"
"Oggi il Consiglio dei ministri ha scritto una bella pagina in tema di pari opportunità. Anche Puglia e Liguria alle prossime regionali potrebbero votare con la doppia preferenza di genere". E' il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, a parlare. "Desidero ringraziare  la ministra per le Pari Opportunità, Bonetti, e un ringraziamento particolare all'on. Laura Boldrini per il lavoro dell'Intergruppo per i diritti delle donne, per l'impegno messo in campo per il raggiungimento di questo obiettivo, che dovrà rientrare, come ho proposto in Cdm, nel prossimo decreto Semplificazioni allo scopo di colmare le lacune ancora presenti nel sistema".

Il Consiglio dei ministri ha inoltre esaminato ventiquattro leggi delle Regioni e delle Province autonome.