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ITALIA

Miur

Esame di Maturità dal volto nuovo a partire dal giugno 2019

Cambia l'orale, torna l'Educazione Civica e due scritti al posto di tre con una maggiore attenzione alle prime due prove, predisposte a livello nazionale. Sono tra le principali novità del nuovo esame per la Maturità

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di Tiziana Di Giovannandrea
Gli studenti arrivati al traguardo della maturità, a giugno 2019 si troveranno a dover sostenere un esame dal volto nuovo. 

Sul sito del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca sono stati resi noti i quadri di riferimento per la predisposizione e lo svolgimento degli scritti della nuova Maturità, che debutterà con le regole previste dal Decreto Legislativo 62 del 2017. 

Gli scritti saranno due invece di tre. E' stata eliminata la terza prova, elaborata dalle Commissioni, con una conseguente maggiore attenzione alle prime due prove, predisposte a livello nazionale.

Gli studenti e anche i professori potranno da subito iniziare ad esercitarsi con simulazioni ad hoc in vista degli esami di giugno in quanto il Miur ha reso disponibili le caratteristiche e gli obiettivi in base ai quali saranno costruiti sia il primo scritto, italiano, che il secondo scritto, diverso per ciascun indirizzo di studi.

Sono il frutto del lavoro di esperti delle varie discipline che hanno contribuito alla loro stesura. Il ministero da parte sua, a partire dal mese di dicembre, metterà a disposizione delle tracce-tipo per far esercitare maturandi e docenti sul nuovo esame. Il primo scritto avverrà il 19 giugno mentre il 20 giugno sarà affrontata la prova specifica secondo il tipo di istituto di studi. La prova scritta avrà una durata di sei ore.

Sono poi state pubblicate anche apposite griglie nazionali di valutazione, che consentiranno alle Commissioni di garantire una maggiore equità e più omogeneità nella correzione degli scritti. 

A gennaio saranno pubblicate le materie per la seconda prova, a febbraio la complessiva ordinanza sugli Esami, che normalmente viene emessa a maggio.

Nasce il possibile scritto-misto. Potrebbe esserci anche questa opzione nell'ambito della seconda prova scritta: la decisione se adottare anche questa novità arriverà a gennaio. La seconda prova scritta del 20 giugno, infatti, potrà riguardare una o più discipline caratterizzanti gli indirizzi di studio: latino-greco per quanto riguarda il classico e matematica-fisica per l'indirizzo scientifico. La scelta delle discipline su cui i maturandi dovranno mettersi alla prova, spiega il Miur, avverrà a gennaio.

Per quanto riguarda l'esame orale le indicazioni complete sul colloquio saranno fornite nel decreto con le discipline scelte per la seconda prova. La Commissione proporrà ai candidati di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare l'acquisizione dei contenuti delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale, anche utilizzando la lingua straniera. Nel corso del colloquio, il candidato esporrà, con una breve relazione o un elaborato multimediale, le esperienze di alternanza Scuola-Lavoro svolte. Il colloquio accerterà anche le conoscenze e le competenze maturate nell'ambito delle attività di Cittadinanza e Costituzione. 

"Prosegue il lavoro di accompagnamento verso il nuovo Esame", ha dichiarato il ministro Marco Bussetti parlando delle novità introdotte. "Nei prossimi giorni partirà un Piano di informazione e formazione che accompagnerà le scuole" ha aggiunto.  

Una fondamentale materia come l'Educazione Civica, che era stata abolita, ritorna tra i banchi di scuola.