Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/scuola-no-sanatoria-no-concorso-scritto-no-prove-con-presenza-86117e54-3a58-44ea-b280-1ab104f58eaf.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Azzolina: necessario tornare a scuola a settembre

Scuola, sul precariato si cercano soluzioni senza prove in presenza

La posizione del Pd: assunzione per titoli e servizio, anno abilitante, e prova orale selettiva finale. Movimento 5 Stelle pronto a un accordo basato sul merito. Forza Italia e gruppo Misto si appellano a Conte.

Condividi
Continua la trattativa dentro la maggioranza sui concorsi per i precari, mentre il presidente del Consiglio Giuseppe Conte cerca un punto di sintesi.

"Gli emendamenti del Pd sul precariato sono chiari: no ad una prova in presenza in emergenza sanitaria con rischi incalcolabili. Del resto che siamo ancora in emergenza è un dato di fatto: altrimenti le scuole non sarebbero ancora chiuse e non verrebbero cancellate le prove scritte dall'esame di Stato. Sul resto il nostro emendamento è altrettanto chiaro: dare certezza ai precari con assunzione per titoli e servizio, anno abilitante, e prova orale selettiva finale".

Lo afferma il senatore Pd Francesco Verducci, vice presidente Commissione Cultura e Istruzione del Senato, che aggiunge: "Nessuna sanatoria ma un percorso che valorizzi la qualità delle competenze e dell'insegnamento, che certo non si misurano con un quiz a crocette. E' l'unico modo per mettere in sicurezza il prossimo anno scolastico, con organici al completo e continuità didattica per assicurare il diritto allo studio di milioni di studenti", conclude. 

Granato (M5S): il merito resta centrale
"La linea del Movimento 5 Stelle sulla scuola e sui concorsi in particolare, non cambia. Il merito resta l'elemento centrale ed imprescindibile per accedere al ruolo di insegnante. Accogliamo comunque con favore le parole del capogruppo del Partito democratico Andrea Marcucci, che dichiara di non voler rinunciare al merito ed alla selezione". Lo afferma Bianca Laura Granato, capogruppo M5S in commissione Istruzione al Senato.

"Su questa base - aggiunge - è possibile trovare un accordo, purché la selezione sia davvero meritocratica e che si evitino soluzioni pasticciate. Restiamo aperti al dialogo ed al confronto, ma indisponibili a derogare a questi principi". 

Ronzulli, FI: si stabilizzino i precari
"Invece di perdere tempo a litigare su un concorso riservato ai docenti precari che già lavorano da diversi anni, il governo li stabilizzi subito, perché devono essere in classe dal primo settembre. I nostri bambini a causa di questa emergenza hanno perso già troppo tempo". Lo ha detto Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, in una dichiarazione al Tg3.

De Petris (Misto): Conte trovi soluzione
"La mediazione sul dl Scuola che il premier Conte si è impegnato a presentare non può essere basata sull'equilibrismo tra forze politiche", dichiara la senatrice di Leu Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto. "Deve essere garantito - prosegue De Petris - il rispetto dei precari, che in questi anni hanno tenuto in piedi il sistema scolastico. Bisogna dare certezze agli studenti e alle famiglie. Deve essere certo che la scuola ripartirà il primo settembre con i docenti al loro posto.  Il concorso, senza contare i rischi che comporta sul piano della sanità, non garantisce affatto questa certezza."



Azzolina: necessario tornare a scuola a settembre
E intanto su Twitter la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina scrive: "Condivido la necessità di quanti chiedono di tornare tra i banchi a settembre. È una priorità per il governo. Come già detto più volte siamo al lavoro insieme al Cts per la ripresa delle lezioni in presenza e in sicurezza a settembre".