ITALIA
Educazione
Scuola digitale al via con un miliardo di euro
Annunciato dal ministro Giannini il via al Piano scuola digitale. 600 milioni per l'hardware e 400 per il software derivanti dalla #buonascuola e dal Pon 2014/2020
La digitalizzazione della scuola avrà un miliardo di euro tra fondi derivanti dalla Legge 107 #labuonascuola e risorse del Pon 2014/2020.
In una conferenza stampa al ministero dell'Istruzione oggi il ministro Giannini ha presentato il piano per la scuola digitale. Con il ministro Antonello Giacomelli, sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico, Paolo Barberis, consigliere per l`innovazione del Presidente del Consiglio, Elio Catania, presidente di Confindustria digitale.
Per la parte infrastrutturale sono previsti 600 milioni e altri 400 per la parte software, competenze formazione e monitoraggio. Risorse che andranno alle scuole e non alle imprese. Si prevede la fibra a banda ultra-larga alla porta di ogni scuola, il cablaggio interno di tutti gli spazi delle scuole (LAN/W-lan), ambienti digitali per la didattica, edilizia scolastica innovativa e registro elettronico per le scuole.
Si passa da un ruolo passivo della scuola tradizionale, che però ha alimentato anche risultati importanti, ad un richiamo al protagonismo degli studenti. Così - ha aggiunto il ministro - si viene incontro ai ragazzi che vivono oggi in una società in cui le informazioni si prendono da più fonti, simultaneamente e, per questo, si deve trovare a scuola un driver che aiuti a gestire questo enorme patrimonio di conoscenza".
"Questo governo ancora una volta cambia verso. E fa un investimento di portata epocale per costruire 'gradini' - commenta il sottosegretario Faraone - grazie ai quali i ragazzi e le ragazze potranno affacciarsi sul proprio avvenire, con una lingua nuova e strumenti nuovi.
In una conferenza stampa al ministero dell'Istruzione oggi il ministro Giannini ha presentato il piano per la scuola digitale. Con il ministro Antonello Giacomelli, sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico, Paolo Barberis, consigliere per l`innovazione del Presidente del Consiglio, Elio Catania, presidente di Confindustria digitale.
Per la parte infrastrutturale sono previsti 600 milioni e altri 400 per la parte software, competenze formazione e monitoraggio. Risorse che andranno alle scuole e non alle imprese. Si prevede la fibra a banda ultra-larga alla porta di ogni scuola, il cablaggio interno di tutti gli spazi delle scuole (LAN/W-lan), ambienti digitali per la didattica, edilizia scolastica innovativa e registro elettronico per le scuole.
Si passa da un ruolo passivo della scuola tradizionale, che però ha alimentato anche risultati importanti, ad un richiamo al protagonismo degli studenti. Così - ha aggiunto il ministro - si viene incontro ai ragazzi che vivono oggi in una società in cui le informazioni si prendono da più fonti, simultaneamente e, per questo, si deve trovare a scuola un driver che aiuti a gestire questo enorme patrimonio di conoscenza".
"Questo governo ancora una volta cambia verso. E fa un investimento di portata epocale per costruire 'gradini' - commenta il sottosegretario Faraone - grazie ai quali i ragazzi e le ragazze potranno affacciarsi sul proprio avvenire, con una lingua nuova e strumenti nuovi.