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ITALIA

Migranti

Sea Watch, Salvini: "Ok a sbarco solo se vanno in Olanda o Germania"

Il ministro dell'Interno ribadisce la linea del governo. Sea Watch ricorre alla Corte di Strasburgo: "L'Italia viola i diritti". Un portavoce: a bordo situazione difficile, c'è chi rifiuta il cibo. La Commissione Ue: da noi ruolo attivo per facilitare lo sbarco   

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"Sbarco degli immigrati? Solo se prenderanno la via dell'Olanda, che ha assegnato la bandiera alla Sea Watch, o della Germania, paese della Ong. In Italia abbiamo già accolto, e speso, anche troppo". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini, ribadendo la linea dell'esecutivo sul caso della Sea Watch, la nave con 47 migranti a bordo a cui non è concesso di sbarcare a Siracusa. 

"Corridoi umanitari" verso l'Olanda
Ieri il governo si era detto pronto a mettere a disposizione "corridoi umanitari" per i migranti della Sea Watch, ma solo per consentire il trasferimento delle persone in Olanda e a patto che si riconosca che la giurisdizione su questa vicenda appartiene ad Amsterdam.  "Il caso Sea Watch 3 - ha spiegato palazzo Chigi - è adesso all'attenzione della Corte europea dei diritti dell'uomo, attivata dal comandante della nave e dal capo missione".

"L'Italia - viene precisato - ritiene che la giurisdizione, nel caso di specie, appartenga all'Olanda, in quanto paese di bandiera della nave che ha effettuato il salvataggio in acque internazionali. Pertanto domani l'Italia depositerà una memoria davanti alla Corte, con la quale farà valere la giurisdizione olandese, contestando la propria legittimazione passiva. In altri termini, affermerà che non è l'Italia a dover rispondere di questo caso, alla luce del diritto nazionale e internazionale".

Sea Watch ricorre alla Corte di Strasburgo: "Italia viola diritti"
L'ong tedesca Sea Watch ha deciso di rivolgersi alla Corte europea dei Diritti umani (CEDU) perché valuti se "il governo italiano, impedendo lo sbarco stia violando i diritti fondamentali delle persone soccorse". Lo rende noto la stessa ong con un lungo comunicato diffuso su Twitter. 

Portavoce: a bordo situazione difficile, c'è chi rifiuta il cibo
"Chiederei il prima possibile un segno di umanità per non doverci vergognare all'infinito per quello che stiamo facendo". Lo ha detto Giorgia Linardi, responsabile della comunicazione della Ong Sea Watch.  "Le persone a bordo cominciano a mostrare chiari segni di impazienza - ha aggiunto - e uno di loro ha avuto bisogno di essere sedato ieri sera. Questo è quello a cui state costringendo queste persone a due minuti di navigazione dalla costa. C'è chi è scoppiato a piangere e chi comincia a rifiutare il cibo, persone costrette a dormire in 47 in un'unica stanza per ripararsi dal freddo".

Legale Sea Watch: "Inviata diffida" 
"Abbiamo inviato una diffida alla Capitaneria di porto ed alla prefettura di Siracusa per fare sbarcare i minori proprio in virtù di quel provvedimento che porta la firma dei magistrati della Procura dei minori di Catania". Lo ha detto Alessandro Gamberini, legale della Sea Watch, poco dopo l'incontro al palazzo di giustizia di Siracusa con il capo della procura di Siracusa, Fabio Scavone, cui hanno consegnato una relazione che ricostruisce i fatti e ribadisce "la correttezza delle scelte del comandante". "Chiediamo che i migranti - dice il legale della Ong tedesca - scendano perché non esploda un nuovo caso Diciotti. I migranti non devono essere uno strumento di negoziazione, in particolare è poco plausibile che non debbano scendere i minori nonostante le sollecitazioni della procura dei minori di Catania. Non è che si possa in nome della discrezionalità politica ignorare gli obblighi di tutela che ci sono nel nostro Paese".

Commissione Ue: da noi ruolo attivo per facilitare sbarco 
La portavoce della Commissione europea Natasha Bertaud ha confermato, oggi a Bruxelles, che l'Esecutivo comunitario sta "seguendo da vicino" la vicenda della nave Sea Watch 3 e "svolgendo un ruolo attivo per facilitare lo sbarco" dei migranti soccorsi, "come ha già fatto in simili vicende" in passato. "La priorità per noi tutti dovrebbe essere facilitare lo sbarco prima possibile" delle persone a bordo; "la Commissione sta lavorando per questo", ha detto la portavoce. "La Commissione - ha proseguito Bertaud - crede fortemente che sia urgente trovate soluzioni prevedibili affinché siano sbarcati ogni volta senza ritardo e in modo sistematico" i migranti soccorsi in mare.

Berlino: pronti a solidarietà
"Il governo tedesco si è già dichiarato pronto con la Commissione europa addetta al coordinamento a un contributo solidale insieme ad altri stati membri". Lo ha detto un portavoce del ministero dell'Interno all'Ansa, rispondendo a una domanda circa la disponibilità di Berlino ad accogliere i migranti della nave Sea Watch 3, per la quale Matteo Salvini rimanda alla Germania o all'Olanda.