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POLITICA

Accordo politico in Commissione Affari costituzionali

Pronta la riforma del Senato, emendamenti depositati in commissione

Calderoli annuncia: "Trovata la quadra". Nel testo previsto un Senato di 95 componenti. Soddisfatta la Presidente della I commissione del Senato, Anna Finocchiaro. Il premier Matteo Renzi si congratula con i suoi: "Ottimo punto di arrivo un Senato non più elettivo"

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I relatori alle riforme, Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli, hanno depositato gli emendamenti in Commissione Affari costituzionali che recepiscono l'accordo tra maggioranza, Forza Italia e Lega.

"Trovata la quadra: depositati gli emendamenti a firma Calderoli e Finocchiaro alla riforma che è in grado di partire serenamente. Andiamo verso un vero Senato delle autonomie come quello tedesco dotato di pieni poteri, le regioni incrementano propria autonomia e principi federalismo fiscale saranno costituzionalizzati. Chi la dura la vince!". Lo dice Calderoli. 

"Il Senato della Repubblica è composto da 95 senatori rappresentativi delle istituzioni territoriali e da cinque senatori che possono essere nominati dal Presidente della Repubblica". Lo prevede un emendamento dei relatori al ddl sulle riforme: 74 senatori sono eletti tra i consiglieri regionali, 21 tra i sindaci.

Entro le ore 12 di mercoledì prossimo ci sarà tempo per i subemendamenti agli emendamenti dei relatori al ddl costituzionale di riforma del Senato e titolo V. Lo si
apprende dalle convocazioni della commissione Affari costituzionali di palazzo Madama. Alle 14 di mercoledì 25 l'ufficio di presidenza della commissione si riunirà per la programmazione dei lavori.

Soddisfatta la presidente della commissione Affari Costituzionali, Anna Finocchiaro. "È stato faticoso ma alla fine abbiamo presentato dei buoni emendamenti. Ora la I commissione può cominciare a discutere e a votare per garantire quei tempi che avevamo promesso ed arrivare al voto in aula entro luglio".

In serata il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha commentato l'accordo dichiarando: "La Lega adesso prova a mettere la sua bandierina. Facciano pure, se hanno bisogno di visibilità. A noi interessano le riforme" - conclude - "il senato non sarà più elettivo".