MONDO
Crisi siriana
Ancora sangue a Aleppo, 43 civili morti in attacchi regime e ribeli
Fra le vittime ci sarebbero almeno 11 bambini. I feriti sono oltre 200
Almeno 43 civili sono rimasti uccisi ad Aleppo, città allo stremo nella Siria settentrionale, negli attacchi condotti sia dal regime di Bashar al-Assad che dai ribelli contro i quartieri controllati dai rivali. Lo hanno riferito gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, un gruppo vicino all'opposizione con sede in Gran Bretagna.
Nel bilancio, hanno sottolineato gli attivisti, sono inclusi i 34 civili morti nel cannoneggiamento che i ribelli hanno effettuato nella notte contro le aree della città in mano al regime. Nell'attacco a colpi di mortaio oltre 200 persone sono rimaste ferite.
La rappresaglia delle forze governative non si è fatta attendere e ha provocato l'uccisione di nove civili, tra i quali sei bambini, in un raid aereo sui quartieri controllati dai ribelli, dove si calcola vivano ancora tra le 250mila e le 300mila persone. Le forze filo-Assad, in particolare, stanno colpendo nei pressi della Via del Castello, strada strategica che conduce alle aree di Aleppo in mano ai ribelli e che viene utilizzata per i rifornimenti.
Nel bilancio, hanno sottolineato gli attivisti, sono inclusi i 34 civili morti nel cannoneggiamento che i ribelli hanno effettuato nella notte contro le aree della città in mano al regime. Nell'attacco a colpi di mortaio oltre 200 persone sono rimaste ferite.
La rappresaglia delle forze governative non si è fatta attendere e ha provocato l'uccisione di nove civili, tra i quali sei bambini, in un raid aereo sui quartieri controllati dai ribelli, dove si calcola vivano ancora tra le 250mila e le 300mila persone. Le forze filo-Assad, in particolare, stanno colpendo nei pressi della Via del Castello, strada strategica che conduce alle aree di Aleppo in mano ai ribelli e che viene utilizzata per i rifornimenti.