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AMBIENTE

Mal'aria 2019

Smog, Legambiente: meno auto e piano nazionale contro inquinamento

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Occorre realizzare un Piano Nazionale contro l'inquinamento, ridurre il traffico motorizzato privato e cambiare la mobilità urbana incentivando il trasporto pubblico locale, pendolare e su ferro. Bisogna partire da queste basi per invertire la rotta, secondo Legambiente, che oggi ha presentato Mal'aria 2019, il dossier annuale sull'inquinamento atmosferico in Italia per il 2018 che si è chiuso con un bilancio che parla di 'citta' soffocate dallo smog e invase da 38 mln di auto private e ben 55 capoluoghi di provincia che hanno superato i limiti giornalieri previsti per le polveri sottili o per l'ozono.

Un quadro preoccupante che per Legambiente indica l'urgenza a livello nazionale di pianificare misure strutturali capaci di abbattere drasticamente le concentrazioni di inquinamento presenti e di riportare l'aria a livelli qualitativamente accettabili. Misure che spesso oggi mancano, dimenticando così che ogni anno in Europa, stando ai dati dell'Agenzia Europea per l'ambiente, sono oltre 422 mila le morti premature all'anno per inquinamento atmosferico e l'Italia si colloca tra i paesi europei peggiori, con più decessi in rapporto alla popolazione, pari a più di 60.600 nel solo 2015. E che i trasporti stradali costituiscono una delle principali fonti di emissioni di inquinanti atmosferici nelle aree urbane - come ricorda l'Ispra - una mobilità sostenibile consentirebbe di limitare le emissioni in aria dal trasporto stradale garantendo il soddisfacimento della domanda di mobilità dei cittadini.

Per questo per Legambiente la sfida importante che oggi deve affrontare il Paese è quella di fare della mobilità sostenibile il motore del cambiamento. Ed è questo il filo conduttore al centro delle proposte che l'associazione ambientalista ha riassunto nel dossier e  incentrate proprio sul tema della mobilità sostenibile, già praticata da alcune città (come Bolzano, Firenze, Pisa, Torino e Milano dove il 50% degli abitanti usa i mezzi pubblici, cammina e pedala).

"L'inquinamento atmosferico ad oggi continua ad essere un'emergenza costante nel nostro Paese non più giustificabile con le avverse condizioni meteo-climatiche della pianura padana o legate alla sola stagionalita' invernale - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente -. Eppure per uscire da questa emergenza gli strumenti ci sarebbero: ogni città dovrebbe adottare dei Pums (Piani Urbani di Mobilità Sostenibile) ambiziosi. Il ministero dell'Ambiente dovrebbe guidare le città, supportando e verificando le scelte fatte affinché siano coerenti con le scelte e i piani nazionali; inoltre il governo dovrebbe finanziare i progetti davvero utili per mettere in campo questa rivoluzione e allo stesso tempo dovrebbe destinare più risorse per incentivare davvero la mobilità sostenibile".