Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/sonda-Lisa-Pathfinder-Agenzia-Spaziale-Europea-base-di-Kourou-Guyana-Francese-20a007bd-4325-48a0-ba20-dfcfa6dd9f1c.html | rainews/live/ | true
SCIENZA

spazio

Rinviato di almeno 24 ore il lancio della missione Lisa Pathfinder

"Una questione tecnica" relativa al razzo Vega impone uno slittamento di almeno 24 ore nella partenza della sonda dell'Agenzia Spaziale Europea dalla base di Kourou, in Guyana Francese. Si spera di farcela il 3 dicembre alle 5.04 ora italiana

Condividi
Fasi di preparazione della sonda Lisa Pathfinder (Esa - Cnes - ArianeSpace)
di Andrea BettiniKourou (Guyana Francese)
“Una questione tecnica relativa al lanciatore Vega ha richiesto ulteriori approfondimenti, quindi il lancio è stato posticipato”. Con questo annuncio, l'Agenzia Spaziale Europea ha ufficialmente comunicato che la sonda Lisa Pathfinder dovrà restare sulla Terra per almeno altre 24 ore. La speranza è che possa partire il 3 dicembre alle 5.04 ora italiana.

Doccia gelata
Nella base di Kourou, in Guyana Francese, la notizia è arrivata con qualche ora di anticipo rispetto alla nota ufficiale. Una piccola doccia gelata, che ha lasciato tutti nell'incertezza. “Si tratta di una questione non semplice sul comportamento del vettore a livello termico, sulla quale stanno lavorando molti esperti qui e anche in Europa – spiega il direttore dei lanciatori dell'Esa, Gale Winters – Rivedremo tutti i dati e alle due del pomeriggio (le 18 in Italia, ndr) annunceremo se saremo in grado di effettuare il lancio nella notte successiva”.

Evitare rischi inutili
Le ore che precedono il lancio, del resto, sono scandite da vari tipi di controlli che servono proprio a evitare rischi inutili. Nel progetto sono stati investiti circa 500 milioni di euro e non è il caso di compiere azzardi.

Un lungo viaggio da compiere
Lisa Pathfinder intanto resta posizionata sulla rampa, in cima al razzo che dovrà portarla nello spazio, con il suo carico di strumenti avanzatissimi. Il suo compito sarà testarli, affinché nei prossimi anni possano essere usati per cercare e studiare le onde gravitazionali, increspature nello spazio-tempo teorizzate da Einstein ma mai osservate direttamente. Il grande viaggio che la porterà fino a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra ha subito un piccolo intoppo, ma nulla che potrà compromettere davvero la sua missione.