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MONDO

Rajoy: abbiamo il mandato di formare il governo

Spagna, Podemos e Socialisti contro Rajoy: no a un governo guidato dal premier uscente

Grande incertezza dopo le elezioni politiche, vinte dai Popolari ma senza maggioranza. Dopo 40 anni di stabilità granitica garantita da un sistema bipolare Pp-Psoe, l'irruzione in Parlamento di decine di deputati di Podemos e di Ciudadanos rischia di generare in una fase di forti turbolenze politiche. Pesante perdita per la Borsa di Madrid

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Mariano Rajoy
Madrid
Le elezioni fanno piombare la Spagna in una situazione di profonda incertezza. Il partito Popolare del premier uscente Mariano Rajoy ottiene una vittoria dimezzata, trovandosi senza una maggioranza in Parlamento. Rivendica il diritto democratico di formare un governo, ma per farlo saranno necessarie complesse trattative. I Socialisti chiudono a un nuovo esecutivo Rajoy e lo stesso fa Podemos, il terzo partito, che insieme all’altra forza politica anti-casta, Ciudadanos, è riuscito a sconvolgere il tradizionale bipartitismo a cui il paese era abituato dalla fine del regime franchista.

L'esito del voto 
L’esito del voto è un puzzle di difficile soluzione. Il 28,7% dei voti ottenuto dal PP vale solo 123 seggi, molti meno dei 176 necessari per avere la maggioranza. I Socialisti, anch’essi in forte calo, con il 22,1% delle preferenze ottengono 90 seggi, mentre Podemos con il 20,6% ne avrà 69 e Ciudadanos con il 13,9% avrà una compagine parlamentare di composta da 40 rappresentanti.

Il rebus coalizioni 
Non solo nessun partito ottiene la maggioranza assoluta. Anche le coalizioni 'coerenti' fra i partiti della 'vecchia' politica e quelli del 'nuovo', fra Pp e Ciudadanos o fra Psoe e Podemos, ipotizzate dagli analisti prima del voto, restano sotto la sbarra dei 176 seggi nel Congresso.

Chiusure nei confronti di Rajoy
Se Rajoy ha subito assicurato che avrebbe tentato di formare un governo stabile e poi ha rivendicato il "diritto democratico" del PP di formare un governo, dal Psoe e da Podemos sono arrivate chiusure nette nei suoi confronti. Il Partito socialista spagnolo ha confermato che voterà no a un eventuale nuovo esecutivo guidato dal premier uscente. Sulla stessa linea il leader di Podemos Pablo Iglesias, secondo il quale per la Spagna è “l'ora degli statisti". Poi ha precisato che bisogna aprire un "processo di transizione che porti a un compromesso storico nel nostro paese". Ciudadanos ha invece annunciato che si asterrà.

Male la Borsa di Madrid 
La situazione di incertezza non piace agli investitori. Alla Borsa di Madrid l'indice Ibex 35 ha ceduto il 3,62% in una giornata tranquilla per gli altri mercati europei.