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SCIENZA

Astronomia

Spazio mozzafiato: dalle eclissi su Giove al pasto di un buco nero, il cosmo non smette di stupire

Negli ultimi giorni l'universo ci ha regalato una serie di immagini eccezionali, alcune raffiguranti fenomeni naturali e altre che testimoniano l'attività dei rover e delle sonde progettati dall'uomo, come New Horizons che sta andando verso Plutone, Dawn che ha Cerere nel mirino, e Rosetta che continua a orbitare intorno alla sua cometa

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La triplice eclissi su Giove fotografata da Hubble (Nasa Esa Hubble Heritage Team)
Da una spettacolare triplice eclissi su Giove al pasto stellare di un buco nero, negli ultimi giorni lo spazio ci ha regalato immagini capaci di fare felici gli appassionati di astronomia. Ai fenomeni naturali che si verificano di continuo nell’universo, si aggiungono le foto collegate all’attività nello spazio di rover e sonde, i nostri inviati nelle profondità del Sistema Solare.

L’ombra di tre lune su Giove
Intorno alla Terra orbita solo la Luna e sul nostro pianeta le eclissi di Sole sono un evento relativamente raro. Su Giove, che ha molti più satelliti, sono un fenomeno più comune. Non è facile però osservare tre eclissi che avvengono in contemporanea. Ci è riuscito il telescopio spaziale Hubble, che ha fotografato Callisto, Io ed Europa che proiettano la propria ombra sul gigante gassoso. Secondo gli astronomi, capita una o due volte ogni dieci anni.
 
Il buco nero “mangia” una stella
Ancora più sensazionale è la sequenza di immagini pubblicate dagli astronomi statunitensi del McDonald Observatory, che hanno assistito al pasto di un buco nero supermassivo. Cinque anni di osservazioni hanno permesso di riprendere la triste fine di una stella di dimensioni simili al Sole, deformata da immense forze mareali e poi inghiottita.
 
Ecco Plutone
Più vicino a noi, ma comunque ai confini del Sistema Solare, la sonda New Horizons della Nasa ha inviato le prime immagini di Plutone, la sua destinazione. Nella foto che ci ha spedito, il pianeta nano appare ancora come un puntino con accanto un’altra “stellina”, il suo satellite Caronte. New Horizons si trova ancora a 200 milioni di chilometri da Plutone, ma si sta avvicinando velocemente: nei prossimi mesi ci invierà immagini senza precedenti di quel mondo lontano e inesplorato.
 
I segreti di Cerere
Ad essere già di qualità senza precedenti sono invece le immagini di Cerere che ci sta inviando la sonda Dawn della Nasa. Da circa 145mila chilometri di distanza dal più grande oggetto orbitante nella fascia degli asteroidi tra Marte e Giove, gli strumenti di Dawn riescono vedere la superficie con una risoluzione di circa 14 chilometri per pixel, abbastanza per rivelare i crateri che la costellano. All’inizio di marzo la sonda raggiungerà Cerere e si posizionerà nella sua orbita, un risultato mai raggiunto prima.

Trivellazioni marziane
Su Marte intanto continua il lavoro instancabile del rover Curiosity. Negli ultimi giorni ha raccolto un secondo campione di roccia marziana e ha iniziato ad analizzarlo. La roccia presa di mira è stata chiamata “Mojave 2” e mostra una notevole quantità di jarosite, un minerale ossidato contenente ferro e zolfo che si forma in ambienti acidi. Secondo gli scienziati, in passato la zona in cui si trova era probabilmente il fondo di un lago.

Intorno alla cometa
Prosegue anche la missione della sonda Rosetta dell’Agenzia Spaziale Europea, che sta orbitando intorno alla cometa 67P Churyumov-Gerasimenko. Alcune delle ultime immagini del nucleo sono state inviate da una quota di 28 chilometri, ma per il giorno di San Valentino è previsto un passaggio molto ravvicinato, a soli 6 chilometri di altezza.