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Coronavirus

Lo smart working ha già una nuova frontiera

Coworking: i grandi campus aperti 24 ore su 24, 7 giorni su 7

Intervista a Lucia Mariotti, responsabile dell'area coworking di Talent Garden, la community europea di professionisti che da tempo sta investendo nell’innovazione tecnologica e digitale e, in particolare, nella condivisione degli spazi di un ambiente lavorativo con altre persone non necessariamente impiegate nella stessa azienda o organizzazione

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Lucia Mariotti
di Tullia Fabiani

  “Talent Garden è la nuova frontiera dello Smart Working. Abbiamo l'ambizione di essere il motore del cambiamento culturale di grandi organizzazioni e di singoli freelance”. Una frontiera che in questi mesi di pandemia ha visto crescere il suo perimetro, come spiega Lucia Mariotti, responsabile dell'area coworking di Talent Garden, la community europea di professionisti che da tempo sta investendo nell’innovazione tecnologica e digitale e, in particolare, nel coworking (la condivisione degli spazi di un ambiente lavorativo, generalmente un ufficio, con altre persone non necessariamente impiegate nella stessa azienda o organizzazione). Un modello di lavoro in forte espansione, soprattutto nelle grandi città.

“I nostri spazi fisici rappresentano il vantaggio tangibile che lo Smart Working può portare ad imprese e singoli e la nostra community il valore intangibile che si riflette su motivazione, creatività, know how e stile di vita”.  Si tratta in particolare di grandi campus aperti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, progettati per fornire ai professionisti uno spazio ad hoc dotato di postazioni di lavoro, uffici, sale riunioni, laboratori, parcheggi, spazi per eventi, caffetterie.  In Italia, a oggi, ve ne sono 12 presenti in 9 città (Bergamo, Brescia, Cosenza, Genova, Milano, Pisa, Pordenone, Roma, Torino).  Tra i servizi offerti: flessibilità di spazi e uffici,  connessioni veloci WiFi, ricezione di posta e pacchi, stampanti e anche un servizio di reception.

Questo tempo di pandemia come ha cambiato il vostro lavoro e in che modo ha influito sul progetto che state portando avanti?
“Abbiamo trasformato il nostro business - prevalentemente fisico - in un business ibrido fisico-virtuale, dando vita ad iniziative di virtual community di grande valore, che hanno visto la collaborazione di ospiti autorevoli del mondo istituzionale, di quello del Venture Capital e del mondo dell'innovazione a 360 gradi. Questo ha contribuito a mantenere la nostra community supportata; parte di un'organizzazione con valori chiari e condivisi e con una missione prevalente e concreta: quella di rimanere un punto di riferimento per i nostri membri”.

In particolare come state investendo per quel che riguarda il coworking?
“La mission di Talent Garden è creare luoghi dell'innovazione per sostenere i talenti del digitale e della tecnologia nella loro crescita e connetterli a livello globale. Per quel che riguarda il coworking continuiamo a lavorare sulla Community, vero asset strategico che rende unico il nostro posizionamento rispetto a quello dei competitor. Ne sosteniamo la crescita, grazie alla creazione di forti connessioni tra coworker, studenti, alunni, docenti e corporate”.

Dal vostro punto di vista cosa potrebbe cambiare nei prossimi mesi?
“Ricerche autorevoli stimano che 4 milioni di lavoratori italiani non rientreranno in ufficio dopo la pandemia. Questo è un dato significativo che ha il potere di raccontarci l'evoluzione del lavoro nei prossimi mesi. Grandi organizzazioni, scale up, startup e freelance saranno sempre più portati a valutare positivamente il ruolo dei coworking nella nuova era del lavoro. Non saremo mai più gli stessi. Ed i vantaggi tangibili ed intangibili dei coworking saranno il valore essenziale di questo cambiamento”.