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Coronavirus

Al congresso dei medici di famiglia

Speranza: "Attenzione, perché la situazione è seria e delicata"

Il ministro della Salute: "Sarebbe un'illusione pensare che nel contesto internazionale noi siamo fuori pericolo. La mascherina va portata sempre, sia al chiuso che all'aperto. La nuova disposizione prevede questo"

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"I numeri che arrivano in queste ore ci dicono che siamo dentro una sfida enorme e che dobbiamo ragionare insieme su come affrontarla e vincerla: vengo da un Consiglio dei ministri in cui abbiamo prorogato lo stato di emergenza fino al 31 gennaio. Con le scelte di oggi segniamo un cambio: non più ordinanze per allargare, ma ordinanze che cominciano a dire 'attenzione perché la situazione è seria e delicata'". Lo ha detto il ministro della salute Roberto Speranza al congresso Fimmg (Federazione italiana dei medici di medicina generale) a Villasimius.

Alzare soglia di attenzione
"Sarebbe un'illusione pensare che nel contesto internazionale noi siamo fuori pericolo e la politica deve dire la verità e ieri in Parlamento l'ho detta, spiegando perché chiediamo lo stato di emergenza,  perché i dati dicono che il contagio cresce ed è necessario alzare la soglia di attenzione". "Voi - ha detto Speranza rivolgendosi ai medici - siete un pezzo insostituibile dello Stato. Valorizzare i presidi e gli studi dei medici di base è un interesse del paese". "A me - ha aggiunto Speranza - vanno benissimo i soldi del Recovery Fund, del Mes e del Bilancio dello Stato, ma mi interessa che si chiuda definitivamente la stagione dei tagli e che si ricominci ad investire sul nostro Ssn. Perché ogni euro che si mette sulla salute è il più grande investimento".

Mascherina, sempre
"La mascherina va portata sempre, sia al chiuso che all'aperto. La nuova disposizione prevede questo", ha chiarito Speranza. "Certo - ha aggiunto - che se uno va a fare una passeggiata da solo in un bosco è comprensibile che se la possa togliere, ma l'obbligo di mascherina anche all'aperto è un appello alla responsabilità civica. Non credo che la chiave sia di tipo securitario: con il lockdown le persone hanno capito la sfida enorme, anche oggi dobbiamo essere uniti e all'altezza".

Evitare nuovi lockdown
"Abbiamo mesi che non saranno facili, ma anche le risorse per affrontarli. Dobbiamo ritirare fuori lo spirito dei giorni più difficili. Dobbiamo stringerci a coorte perché c'è ancora un grande rischio. Ci sono ancora alcuni mesi difficili, di resistenza" da affrontare.

"Troppe regole rallentano il Paese? Cavolata"
"Chi dice che avere meno sicurezza sanitaria fa correre il paese dice una cavolata, una mera bugia. Un paese che sta meglio sul piano sanitario può crescere di più". "Non facciamoci incastrare da questo gioco - ha aggiunto Speranza - di chi dice troppe regole, troppi vincoli, come possiamo ripartire? E' il contrario, si riparte se garantiamo la sicurezza e il benessere alle persone".

Nuova grande stagione di investimenti sulla sanità
"Dobbiamo costruire una nuova grande stagione di investimenti sul Servizio sanitario nazionale, ed è una responsabilità di tutti noi", ha detto il ministro della Salute. "Oggi possiamo immaginare una riforma del Ssn non in una stagione di tagli ma in una stagione in cui ci sono più risorse da mettere in campo. Possiamo condividere un disegno e la parola chiave in questo disegno è 'prossimità': dobbiamo immaginare un Ssn di prossimità, cioè non più un cittadino che insegue il Ssn, ma il Ssn che si avvicina alle persone e prova a rispondere alle esigenze della comunità".

Bene medici su test rapidi
"La disponibilità dei medici di famiglia a fare test rapidi negli studi è uno straordinario messaggio al paese e lo Stato e le Regioni devono mettersi subito al lavoro per garantire condizioni di massima sicurezza. Non possiamo dirvi fate i test, ma non ci sono le mascherine. Per questo, quei 235 milioni approvati e che servono per portare diagnostica di primo livello nei vostri studi devono arrivare subito, perché servono oggi". "Abbiamo approvato quella norma a fine dicembre in legge di bilancio, poi c'è stata l'emergenza, ma ora siamo in una fase diversa e ci serve accelerare. Abbiamo gli strumenti e possiamo farlo nel più breve tempo possibile. Si sta lavorando - ha detto il ministro - perché si acceleri e si porti a casa questo risultato".