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Coronavirus

Riaperture

Spettacolo: dal Cts ok alle proposte di Franceschini, pubblico in sala al 50%

Dal 26 aprile nelle zone riaprono teatri, cinema e sale da concerto sia al chiuso che all'aperto. Costa: "1.000 spettatori da maggio? Nulla di ufficiale"

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Il Comitato Tecnico Scientifico ha accolto le proposte del Ministro della Cultura, Dario Franceschini, per il riavvio delle attività legate al mondo dello spettacolo, permettendo nelle "Zone gialle" la riapertura di cinema, teatri e sale da concerto sia all'aperto che al chiuso, con il sostanziale raddoppio del pubblico ammissibile alle rappresentazioni e alle proiezioni.

Si passa dal 25% al 50% dei posti occupabili in sala, con un innalzamento a un massimo di 500 spettatori (prima erano 200) nelle sale al chiuso e di 1.000 spettatori (prima erano 400) in quelle all'aperto. Lo rende noto il ministero della Cultura.

Il pubblico, gli artisti e il personale dovranno naturalmente rispettare tutte le misure di sicurezza previste dai protocolli, dall'obbligo di distanziamento all'uso della mascherina.

Il Cts, inoltre, ha ammesso la possibilità di spettacoli ed eventi prevalentemente all'aperto, con un numero superiore di spettatori, attraverso accordi specifici tra le Regioni, il Ministero della salute e gli organizzatori e all'adozione di eventuali protocolli ad hoc e misure di sicurezza aggiuntive.

Costa: "1.000 spettatori da maggio? Nulla di ufficiale"
Sulla riapertura degli stadi fino a 1.000 spettatori in zona gialla dall'1 maggio "non c'è ancora nulla di ufficiale, è una riflessione che non è stata ancora approfondita, non c'è una posizione netta in questa direzione". E' quanto precisa a Sky Sport Andrea Costa, sottosegretario di Stato alla Salute. "Se ci saranno le condizioni saremo ben contenti di poterlo fare di farlo, ma non c'è ancora una decisione certa, stavamo ragionando sull'ultima giornata di campionato, sulle ultime due, ma è una riflessione ancora aperta. Ciò che è certo è che gli Europei si giocheranno in Italia col pubblico e sono ottimista per la finale di Coppa Italia, ma anche per la finale degli Internazionali di tennis a Roma del 16 maggio potrebbe essere una bella occasione per garantire una percentuale di pubblico in presenza. Stiamo valutando i dati e dando segnali chiari di riapertura, credo che alcune decisioni importanti siano state prese".

Costa ricorda che "la decisione del governo in merito agli Europei ha rappresentato una sorta di apripista e ci ha consentito di fare altri ragionamenti e la giornata di oggi e importante perché prevediamo una serie di aperture", ha aggiunto confermando il via libera per gli sport di contatto e non all'aperto dal 26 aprile. E tornando alla finale di Coppa Italia, "se garantiamo la presenza del 25% l'11 giugno, si può valutare di garantire una presenza inferiore, per esempio del 15%, per quella partita che si gioca una ventina di giorni prima".