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MONDO

Rivelazioni di Guardian e Aljazeera

Spycables: il Mossad smentì Netanyahu sull'atomica in Iran

 Nuovo colpo al mondo dello spionaggio internazionale. Guardian e Al Jazeera pubblicano documenti segreti dell'intelligence di vari Paesi

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Benjamin Netanyahu
di Emma Farnè
Il Mossad che smentisce Netanyuahu sulle armi atomiche in Iran. La Cia che contatta Hamas nonostante il governo di Obama lo avesse vietato. E ancora, i servizi segreti sudafricani che spiano i loro colleghi iraniani su richiesta di Washington. E le invidie di un'ambasciata per un'altra, perché ha insegne più belle. È il nuovo "spygate", così lo hanno ribattezzato Guardian e Al Jazeera che da ieri hanno iniziato a pubblicare i documenti segreti dell'intelligence di svariati Paesi nel mondo. Si tratta soprattutto di corrispondenze tra i servizi sudafricani e quelli del resto del mondo, quindi si ipotizza che la talpa sia sudafricana. 

L'atomica iraniana e Netanyahu
Proprio mentre il premier israeliano parlava all'Onu nel 2012, illustrando il pericolo dell'atomica in Iran, i servizi segreti israeliani dimostravano il contrario smentendo Netanyahu. In un cable condiviso con l'intelligence sudafricana e pubblicato dal Guardian si legge che l'Iran "non stava svolgendo l'attività necessaria per la produzione di armi", nucleari. E ancora: "Anche se l'Iran ha accumulato uranio arricchito non sembra che tale quantità stia aumentando". Il testo appare sul quotidiano inglese. Al Jazeera fa notare che mentre il Mossad sminuiva il rischio di un'atomica iraniana, Netanyahu mostrava alle Nazioni Unite, con un disegno, l'esatto opposto. In realtà già nel 2012 l'ex capo dei servizi segreti israeliani, Meir Dagan aveva parlato del dissenso con Netanyahu in un'intervista con Al Jazeera. 



La Cia e Hamas, di nascosto da Obama
Altri documenti rivelano che la Cia ha cercato "disperatamente" di contattare Hamas nel 2012. Ma in quell'anno gli Usa la consideravano organizzazione terroristica e lo stesso Obama aveva espressamente vietato qualsiasi contatto. L'intelligence Usa voleva, secondo le rivelazioni dello spygate, reclutare agenti nella Striscia di Gaza. Sempre nel 2012, Obama telefonò al presidente dell'Anp Abu Mazen e gli "intimò" di ritirare la richiesta all'Onu riconoscere alla Palestina lo status di "osservatore": 




Il Sudafrica "telecomandato" dagli Usa
Nei cable emerge come il Sudafrica post-apartheid sia diventato molto importante nello scacchiere internazionale. Proprio un ufficiale dell'intelligence ha detto al Guardian che lo Stato sia diventato "l'Eldorado dello spionaggio". Ecco così che l'MI6, i servizi inglesi, in Sudafrica sono riusciti a bloccare un contratto tra un'azienda sudafricana e l'Iran: c'era il sospetto che l'affare servisse alla costruzione di missili balistici a Teheran.  Altri cables mostrano poi che, su pressioni della Cia i servizi segreti di Pretoria avrebbero iniziato a spiare quelli iraniani. E ancora: sempre i servizi sudafricani hanno spiato la Russia per un appalto di un satellite da cento milioni di dollari. 

Le invidie di cortile
Gli Spy Cables rivelano anche invidie "di cortile". Ci sono semplici comunicazioni tra agenzie per incontri di routine. O anche questioni di banale amministrazione: come la richiesta dell'ambasciata d'Algeria in Sudafrica di avere lo stesso cartello "vietato parcheggiare" davanti alla sede, come i colleghi di Stati Uniti e Gran Bretagna.

I documenti svelati
Per quanto riguarda l'Iran, il Guardian, in collaborazione con Al Jazeera ha già pubblicato stralci dei cables. Eccone uno: