MONDO
Dopo la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza Onu
Obama avverte Mosca: "Manovre militari avrebbero un costo"
Un discorso asciutto in cui il presidente americano esprime forte preoccupazione per gli ultimi rivolgimenti in Ucraina e ribadisce il suo appoggio al nuovo governo di Kiev. L'ambasciatrice Usa all'Onu: serve immediatamente una missione internazionale In Crimea. Fonti Usa: Obama potrebbe non parecipare al G8 di Sochi
Parla dalla sala briefing della Casa Bianca, il presidente Barack Obama. Un intervento non programmato che entra nel merito della crisi ucraina. "Siamo molto preoccupati per le manovre russe - ha detto - ogni intervento in territorio ucraino sarebbe una grave violazione del diritto internazionale e della sovranità ucraina".
Obama ribadice il supporto Usa al nuovo governo di Kiev
Un discorso breve e asciutto, senza spazio per le domande dei cronisti, in cui Obama ripercorre i mesi passati - "che ci hanno mostrato quanto sia difficile lavorare per la democrazia in un Paese con forti divisioni interne" - poi torna ad assicurare il suo supporto a Kiev. Gli Stati Uniti, ribadisce, rispettano il nuovo governo e la sua sovranità, sono pronti a dare supporto "coordinandosi con gli alleati europei". Poi torna a ricordare come sia aperto il canale di dialogo con la Russia "Ho parlato con il presidente della Russia Vladimir Putin nei giorni scorsi. Gli ho detto chiaramente che Mosca può far parte degli sforzi internazionali per sostenere la stabilità e il successo di un'Ucraina unita"
L'ambasciatrice Usa all'Onu, Samantha Power: Russia ritiri le truppe, serve missione internazionale
Le prime parole di Samantha Power sono state chiarissime: "La Russia deve ritirarsi". Poi ha guardato al futuro: "Serve una missione internazionale in Crimea". E serve urgentemente, "per abbassare la rensione e facilitare un dialogo pacifico e produttivo tra le varie parti in causa in Ucraina" con l'obiettivo di "garantire l'integrità territoriale". A domanda dei cronisti sulla composizione di questa missione, la Power ha fatto un passo indietro: ne parlerà direttamente il presidente Obama. Così come della definizione delle manovre russe.
Obama ribadice il supporto Usa al nuovo governo di Kiev
Un discorso breve e asciutto, senza spazio per le domande dei cronisti, in cui Obama ripercorre i mesi passati - "che ci hanno mostrato quanto sia difficile lavorare per la democrazia in un Paese con forti divisioni interne" - poi torna ad assicurare il suo supporto a Kiev. Gli Stati Uniti, ribadisce, rispettano il nuovo governo e la sua sovranità, sono pronti a dare supporto "coordinandosi con gli alleati europei". Poi torna a ricordare come sia aperto il canale di dialogo con la Russia "Ho parlato con il presidente della Russia Vladimir Putin nei giorni scorsi. Gli ho detto chiaramente che Mosca può far parte degli sforzi internazionali per sostenere la stabilità e il successo di un'Ucraina unita"
L'ambasciatrice Usa all'Onu, Samantha Power: Russia ritiri le truppe, serve missione internazionale
Le prime parole di Samantha Power sono state chiarissime: "La Russia deve ritirarsi". Poi ha guardato al futuro: "Serve una missione internazionale in Crimea". E serve urgentemente, "per abbassare la rensione e facilitare un dialogo pacifico e produttivo tra le varie parti in causa in Ucraina" con l'obiettivo di "garantire l'integrità territoriale". A domanda dei cronisti sulla composizione di questa missione, la Power ha fatto un passo indietro: ne parlerà direttamente il presidente Obama. Così come della definizione delle manovre russe.