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POLITICA

Question time alla Camera

Stefani: "Per i disabili priorità accesso vaccini. Mascherine trasparenti per i non udenti"

"I disabili gravi dovranno avere  priorità nelle vaccinazioni anti Covid". La proposta verrà sottoposta alla Conferenza delle Regioni e delle  Autonomie locali", ha spiegato la ministra per le Disabilità

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"Mi sono attivata affinché le mascherine di tipo trasparente siano inserite nei canali di distribuzione gestiti dal commissario Figliuolo". Così il ministro per le Disabilità, Erika Stefani, in question time alla Camera.

Stefani ha dichiarato che "ci aspettano ancora altre settimane molto dure e occorre trovare soluzioni anche alle difficoltà connesse all'uso obbligatorio e generalizzato delle mascherine, in particolare per le persone sorde e in genere per chi ha necessita' della lettura del labiale". Per questo motivo, "ho segnalato questa esigenza personalmente al generale Figiuolo, invitandolo a considerare l'opportunità che i modelli autorizzati siano inseriti tra gli stock delle mascherine da distribuire. Figliuolo mi ha garantito di aver già disposto le attività amministrative rivolte all'acquisizione di questi dispositivi di protezione individuale". 

I disabili gravi avranno la precedenza nella vaccinazioni
"I disabili gravi dovranno avere  priorità nelle vaccinazioni anti Covid". E' quanto ha sottolineato la  ministra per le Disabilità Erika Stefani oggi nel Question time alla  Camera. "Il mio primo atto da ministro per le Disabilità è stato l'invio al ministero della Salute una richiesta di inserire i disabili gravi e i loro familiari tra i gruppi target della vaccinazione ai  fini di assicurare loro la giusta precedenza nella vaccinazione. Una richiesta che ho ribadito anche al commissario straordinario - ha  spiegato la ministra -. Il ministro della Salute mi ha confermato la volontà appunto di dare precedenza alle persone con disabilità grave. La proposta verrà sottoposta alla Conferenza delle Regioni e delle  Autonomie locali", ha spiegato la ministra per le Disabilità.

Long Term Care, serve assistenza multidimensionale
Per le forme di cura domestica e a lungo termine dei disabili, dei malati non autosufficienti e cronici, le Long Term Care, serve "un nuovo modello di welfare, più vicino ai cittadini e ai loro bisogni" e si impongono "strategie di assistenza coordinate ed integrate con azioni e prestazioni di natura socio-assistenziale. Bisogna pensare a un sistema di assistenza centrato sui bisogni globali del paziente, con un'assistenza multidimensionale, multidisciplinare, multilivello, con progetti di cura personalizzati a lungo termine", ha detto il ministro per le Disabilità Erika Stefani al question time alla Camera."Nel Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) - ha spiegato la ministra  - sono stati introdotti progetti specifici volti al potenziamento dell'assistenza continuativa alle persone non autosufficienti, nella consapevolezza che su questi temi è necessario coinvolgere la rete territoriale e tutti i suoi attori. L'obiettivo è il perseguimento di una vita autonoma, anche mediante l'impiego delle nuove tecnologie".