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ITALIA

Il tunisino ha avuto contatti anche a Sesto San Giovanni

Strage Berlino, sequestrati cellulari in appartamenti dell'Agro Pontino dove venne ospitato Amri

I controlli sono scattati alla scoperta di contatti che Amis Amri ha avuto un anno fa con un connazionale residente a Campoverde e attualmente detenuto per spaccio di droga a Velletri, vicino a Roma

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Alcuni telefoni cellulari sono stati sequestrati nel corso delle due perquisizioni fatte ieri dalla Digos a Campoverde, frazione di Aprilia (Latina), nell'ambito dell'inchiesta della procura di Roma sull'attentato di Berlino. I controlli sono scattati alla scoperta di contatti che Amis Amri ha avuto un anno fa con un connazionale residente a Campoverde e attualmente detenuto per spaccio di droga a Velletri, vicino a Roma.

Dagli stessi accertamenti disposti dal pm Francesco Scavo è emerso anche che Amri è stato ospite nelle due abitazioni (la prima occupata dalla moglie italiana del detenuto, la seconda abitata da parenti della stessa donna) nel 2015. Gli apparecchi telefonici sono ora oggetto di verifiche per stabilire se ci siano stati contatti con il terrorista tunisino dopo la strage di Berlino. Il sospetto degli investigatori è che la destinazione di Amri, prima del conflitto a fuoco in cui è morto a Sesto San Giovanni, fosse proprio l'Agro Pontino.

Anis Amri, in passato ha avuto anche dei contatti a Sesto San Giovanni dove è rimasto ucciso nel conflitto a fuoco con la polizia. Gli investigatori della Digos hanno infatti effettuato il 26 dicembre una perquisizione (in un luogo non precisato) che però ha dato esito negativo per quanto riguarda l'inchiesta in corso.

Berlino, liberato tunisino fermato ieri: non era contatto di Amri
Intanto, le autorità tedesche hanno rilasciato il 40enne tunisino che era stato fermato ieri perché sospettato di essere un contatto di Amri. Lo riferisce la procura di Berlino, spiegando che il rilascio è stato deciso dopo avere accertato che non esisteva questo tipo di rapporto fra i due.