Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/strage-della-funivia-Mottarone-Stresa-soccorritori-freno-di-emergenza-cause-del-disastro-57c637da-564e-4c46-9133-48efa54e7549.html | rainews/live/ | true
ITALIA

L'incidente causato dal cedimento di una fune

La strage della funivia, la procura: "Sistema dei freni di sicurezza non ha funzionato"

Giovannini: "Momento di grande tristezza, governo impegnato a capire cosa è accaduto". Mattarella richiama al rispetto delle norme di sicurezza. La procura indaga per omicidio colposo plurimo e ipotizza "disastro colposo". Stresa, oggi lutto cittadino. Il piccolo Etian probabilmente sopravvissuto perché avvolto dall'abbraccio del padre, "cauto ottimismo" dei medici. Netanyahu prega per la famiglia Biran

Condividi

"Il cavo era tranciato a terra e il sistema di freni di sicurezza pacificamente non ha funzionato perché la cabina si sarebbe bloccata. L'oggetto dell'accertamento che sarà svolto è capire perché questo si sarebbe verificato". Lo ha detto Olimpia Bossi, procuratore capo di Verbania, che coordina le indagini sull'incidente alla funivia Stresa-Mottarone. Ora, ha aggiunto il procuratore, "gli accertamenti tecnici sono assolutamente indispensabili". La cabina, ha detto Bossi, "è slittata a valle senza che il sistema di emergenza sia entrato in funzione. Questo è verosimilmente successo e questo è oggetto di indagine", cioè "se può essere un malfunzionamento o altro: è chiaro che è un fatto meccanico, però dobbiamo capire qual è".

Probabilmente verrà aperta una procedura non solo per "omicidio colposo plurimo" e per "lesioni colpose" ma anche anche per "disastro colposo". "Penso che procederemo per un reato piuttosto raro che è quello di attentato, naturalmente colposo, alla sicurezza dei trasporti, con conseguenza di disastro colposo", ha detto il procuratore della Repubblica Bossi, parlando in Procura con i giornalisti. "L'intera area è stata posta sotto sequestro - aggiunge - cominceremo dai rilievi tecnici per accertare le cause dell'incidente".

"Dobbiamo avere il quadro completo ed esaustivo di tutti i soggetti giuridici che a vario titolo sono interessati alla gestione o alla revisione dell'impianto" ha chiarito il procuratore. "C'è l'ente proprietario, che deve essere ancora chiarito se è ancora la Regione Piemonte o se è avvenuto il passaggio al Comune di Stresa e in che modo, c'è la società che gestisce l'impianto, Ferrovie del Mottarone, ci sono le società che hanno effettuato i lavori di ristrutturazione dell'impianto nel biennio 2014-2016 e c'è una società incaricata della revisione annuale. L'ultima ci risulta sia stata effettuata nel novembre 2020", spiega ancora il procuratore. Le aziende coinvolte sono più d'una, prima dobbiamo nominare i periti per le consulenze tecniche. Per parlare di indagati - ha precisato - è presto".

Anche l'impianto di videosorveglianza della funivia è stato posto sotto sequestro dalla procura di Verbania. Lo rende noto il procuratore Olimpia Bossi, precisando che le telecamere "riprendono arrivo e partenza" e che, al momento, "non risultano esserci immagini riprese dall'interno della cabina precipitata, anche se non mi sento di escluderlo".

"Logica vorrebbe che si è spezzato il cavo e l'impianto frenante non ha funzionato, ma può anche essere il contrario. Lo dovranno stabilire i consulenti", ha detto  il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi. "Ho già parlato col Politecnico di Torino, anche se non ho ancora dato l'incarico - ha precisato - serviranno ingegneri meccanici e stiamo valutando se servano anche esperti in metallurgia".

"Tempo permettendo, se ci sarà la necessità faremo altri sopralluoghi, ma è stato repertato tutto quello che doveva esserlo", ha detto il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi, che coordina le indagini sull'incidente del Mottarone. "Sarà una attività complessa, ci vorrà del tempo", ha aggiunto il magistrato, precisando che gli inquirenti hanno già iniziato a "raccogliere documenti e dichiarazioni".

Sui corpi delle 14 vittime la procura di Verbania ha disposto "riscontri diagnostici esterni", ritenendo invece l'autopsia "superflua". Il procuratore di Verbania ha affermato  "Entro oggi disporremo il nulla osta per i funerali". 

E' assolutamente esclusa ogni ipotesi di dolo" tra le cause del tragico incidente della Funivia del Mottarone. Lo ha detto ai microfoni di Sky Tg24 la procuratrice della Repubblica di Verbania Olimpia Bossi che coordina le indagini.

Giovannini: "Momento di grande tristezza, governo impegnato a capire cosa è accaduto"
"Un momento di grande tristezza per il Paese e per il Governo". Cosi il ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini nell'incontro con la stampa, al termine del vertice sulla tragedia della funivia a Stresa. "Il governo e tutte le istituzioni - aggiunge - sono impegnate a capire le cause, a comprendere cosa è accaduto. E, al tempo stesso, a fornire assistenza alle famiglie colpite da questa tragedia". E ha spiegato che "il ministero già ieri sera ha istituito una Commissione che si aggiunge a quelle già competenti sulle indagini della magistratura".  Poi un appello affinché  "tutti mettano a disposizione la documentazione" per aiutare le indagini. 

"Le istituzioni hanno reagito in modo rapido, efficiente e coordinato" ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. "Dall'incontro è emerso lo spirito di collaborazione che ha permesso un intervento immediato".

"Tutta la comunità di Stresa, particolarmente colpita da questa tragedia, sta dimostrando grande responsabilità e partecipazione" ha poi ricordato Giovannini, aggiungendo che Stresa "ha proclamato per la giornata di oggi il lutto cittadino".


 

I soccorritori: "Il freno di emergenza non ha funzionato"
Oltre alla rottura del cavo,l'inchiesta della Procura di Verbania dovrà stabilire perché non abbia funzionato il freno di emergenza della cabina.  "Sono tutte supposizioni, ma credo ci sia stato un doppio problema -dice il responsabile provinciale del Soccorso alpino, Matteo Gasparini -: la rottura del cavo e il mancato funzionamento del freno di emergenza. Non sappiamo perché non si sia attivato,mentre nella cabina a valle ha funzionato". La mancata attivazione del freno, spiega, "ha fatto sì che la cabina, dopo la rottura del cavo, abbia preso velocità, iniziando a scendere, finendo così catapultata fuori dai cavi di sostegno".

La chiamata di emergenza è stata lanciata, intorno alle 12.15, da una persona che si trovava in zona e che ha assistito alla caduta della cabina della funivia, avvenuta un centinaio di metri a valle della stazione che sorge sulla cima del Mottarone, a 1492 metri di quota.   Il tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese nella Centrale Operativa del 118 piemontese, in stretto coordinamento con il personale sanitario, ha inviato sul luogo due elicotteri del Servizio Regionale di Elisoccorso dalle basi di Borgosesia e Alessandria, mentre l'elicottero 118 della base di Torino veniva inviato a Borgosesia e mantenuto in stand by. 

Le equipe elitrasportate sul posto hanno individuato i due superstiti e hanno proceduto con le manovre di rianimazione cardiopolmonare prima di stabilizzare i due pazienti, entrambi minorenni, e trasferirli in eliambulanza all'ospedale Regina Margherita di Torino, dove uno è poi morto. Nel frattempo sono arrivate sul posto le squadre a terra del Soccorso Alpino che hanno proceduto con il recupero delle salme, con l'estrazione di quelle ancora presenti nella cabina e le hanno consegnate alle autorità di Polizia Giudiziaria per le operazioni di riconoscimento.    Sono intervenuti anche carabinieri, Soccorso Alpino della guardia di finanza, vigili del fuoco e Protezione Civile.

Il sindaco: "Primo dovere è supporto alle famiglie delle vittime"
'La indagini faranno il loro corso, ma ora le istituzioni hanno il dovere di supportare le persone colpite da questa tragedia, adesso il lato umano deve essere preponderante''. Così dice Marcella Severino, sindaco di Stresa, uscendo dal palazzo dei congressi dopo l'incontro col ministro, Enrico Giovannini, giunto nel Verbano dopo la tragedia della funivia del Mottarone.''Per il mio territorio è un duro colpo - ha aggiunto Severino-. Si cominciava a ripartire con questi primi week end in cui si respirava un'aria di normalità ed invece; questo è un bel posto, dove la gente viene volentieri : non doveva capitare. Abbiamo già attivato un sostegno psicologico tramite l'Asl per i parenti e i nostri albergatori si sono detti disposti ad ospitare le famiglie, così come i mezzi pubblici e i taxi sono a disposizione. Il territorio sta dando la massima disponibilità e ne sono orgogliosa''.

L'impianto, da quanto risulta, è di proprietà del Comune di Stresa. La sindaca ha spiegato che il manutentore dell'impianto ha confermato che erano stati fatti tutti i controlli senza rilevare anomalie. Fatto confermato dai legali della società che lo gestisce: "I controlli, le verifiche, la manutenzione sono tutte a posto. Poi quel che è accaduto è tutto da verificare" ha riferito l'avvocato Pasquale Pantano. 

La funivia aveva riaperto al pubblico ieri, come gli altri impianti in Italia, dopo oltre un anno di chiusura dovuto all'emergenza Covid. L'impianto collega il Piazzale Lido di Stresa alla vetta della montagna che divide il Lago Maggiore da quello di Orta. Un tratto panoramico della durata di 20 minuti diviso in due tronconi.

Era stata completamente revisionata e sottoposta a manutenzione straordinaria tra il 2014 e il 2016. Inaugurato ed entrato in servizio il 1° agosto 1970, l'impianto bifune fu suddiviso in due tronconi: da Stresa all'Alpino di 2.351 metri e dall'Alpino al Mottarone di 3.020 metri.

Cinque famiglie stroncate nell'incidente
La tragedia della funivia ha colpito cinque famiglie, tre residenti in Lombardia, una in Emilia Romagna e una in Calabria. In particolare, una famiglia residente a Pavia era di origini israeliane. A seguire l'elenco delle vittime:
Biran Amit, nato in Israele il 2 febbraio 1991 e residente a Pavia
Peleg Tal, nata in Israele il 13 agosto 1994 e residente a Pavia
Biran Tom, nato a Pavia il 16 marzo 2019 e residente a Pavia
Cohen Konisky Barbara, nata in Israele l' 11 febbraio del 1950
Cohen Itshak, nato in Israele il 17 novembre 1939
Shahaisavandi Mohammadreza, nato in Iran il 25 agosto 1998, residente a Diamante (Cosenza)
Cosentino Serena, nata a Belvedere Marittimo (Cosenza) il 4 maggio del 1994 e residente a Diamante (Cosenza)
Malnati Silvia, nata a Varese il 7 luglio del 1994, residente a Varese
Merlo Alessandro, nato a Varese il 13 aprile del 1992, residente a Varese
Zorloni Vittorio nato a Seregno, Milano, l'8 settembre del 1966, residente a Vedano Olona (Varese); la moglie Elisabetta Persanini, di 37 anni, insieme al loro figlio di sei anni, Mattia 
Gasparro Angelo Vito, nato a Bari il 24 aprile 1976, residente a Castel San Giovanni (Piacenza)
Pistolato Roberta, nata a Bari il 23 maggio del 1981, residente a Castel San Giovanni (Piacenza). 

Unico sopravvissuto
L'unico sopravvissuto alla tragedia è un bimbo di 5 anni, Eitan, figlio di una coppia di origini israeliane residente a Pavia. Il bambino è sedato e intubato, ieri sera è stato sottoposto a un intervento per mettere in sicurezza le fratture che aveva agli arti inferiori e superiori, ora resta sedato e addormentato ma e' ancora presto per valutare danni". Così Giorgio Ivani, direttore del reparto di rianimazione all'ospedale Regina Margherita, a proposito delle condizioni di salute del piccolo. 

Cauto ottimismo medici per bimbo sopravvissuto
"La risonanza magnetica non ha evidenziato danni neurologici sia a livello celebrale sia a livello del tronco encefalico: questo ci autorizza nella giornata di domani a cominciare un cauto risveglio del bambino". Così il direttore generale della Città della Salute Giovanni La Valle sulle condizioni del bambino di 5 anni, ricoverato all'ospedale Regina Margherita, unico sopravvissuto nella strage della funivia del Mottarone. Il bambino non è ancora fuori pericolo anche se c'è da parte dei medici - ha detto Giorgio Ivani, direttore del reparto di rianimazione - "un cauto ottimismo. Aspettiamo ancora la giornata di domani per vedere".

Bambino salvato da abbraccio del padre
"Per essere riuscito a sopravvivere al terribile impatto è probabile che il padre, che era di corporatura robusta, abbia avvolto con un abbraccio suo figlio". E' quanto si apprende da fonti interne all'ospedale.

Netanyahu prega per la famiglia Biran
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu prega per la famiglia Biran, vittima della tragedia della funivia sul Lago Maggiore. "Inviamo tutti le nostre più sentite condoglianze alla famiglia Biran a seguito della tragica tragedia in Italia, in cui i defunti Amit Biran e Tal Peleg-Biran, il loro defunto figlio di 2 anni Tom Biran, ei defunti nonni di Tal, Barbara e Yitzhak Cohen", scrive su Twitter.

Intanto, arrivati questa mattina a Milano da Israele, sono venuti in visita al nipotino ricoverato al Regina  Margherita e poi sono partiti alla volta di Verbania per il  riconoscimento delle vittime, il papà di Tal Peleg accompagnato da un figlio e da un fratello di Amit Biran, la coppia israeliana deceduta  ieri con il loro bimbo e i bisnonni nell'incidente della funivia del  Mottarone. A riferirlo il presidente della comunità ebraica di Milano, Milo Hasbani.  "Sono arrivati alle 10 - ha detto ai cronisti - hanno visitato il  bambino e ora stanno andando con un nostro incaricato a Verbania per  riconoscere le salme e ancora nessuno crede a quanto è successo e  vogliono capire per questo noi abbiamo messo a loro disposizione ogni  supporto per ciò di cui hanno bisogno".  Quanto alle esequie, Hasbani ha aggiunto: "ho sentito poco fa il  rabbino e penso che i funerali saranno mercoledì, a Verbania faranno  una preghiera poi partiranno da Torino Caselle per Israele  probabilmente con un volo di Stato".

Leitner: ultimo controllo ok lo scorso novembre
L'azienda Leitner di Vipiteno ha appreso con "profondo dolore la notizia della tragedia avvenuta tra Stresa e il Mottarone". In merito alla manutenzione dell'impianto, "l'ultimo controllo magnetoscopico della fune è stato effettuato a novembre del 2020 e gli esiti dello stesso non hanno fatto emergere alcuna criticità". "Il pensiero più profondo e commosso della nostra azienda, che rimane a completa disposizione assieme ai propri tecnici per cercare di individuare al più presto le cause della immane tragedia, va alle vittime, ai feriti e alle loro famiglie e a tutte le comunità coinvolte", dichiara Anton Seeber, presidente di Leitner.

Mattarella: "Profondo dolore, richiamo rispetto norme sicurezza"
"Il tragico incidente alla funivia Stresa-Mottarone suscita profondo dolore per le vittime e grande apprensione per chi sta lottando in queste ore per la vita. Esprimo alle famiglie colpite e alle comunità in lutto la partecipazione di tutta l'Italia. A questi sentimenti si affianca il richiamo al rigoroso rispetto di ogni norma di sicurezza per tutte le condizioni che riguardano i trasporti delle persone". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una nota.