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ITALIA

Bolognesi: desecretazione è stata boicottata

Strage Bologna. Mattarella: ancora domande senza risposte. Grasso: basta reticenze, emerga verità

"La battaglia per la giustizia riguarda tutti i cittadini, non solo i familiari delle vittime. È quindi dovere delle Istituzioni rispondere a questa legittima domanda di giustizia attraverso atti concreti". Così la presidente della Camera, Laura Boldrini, in un messaggio al sindaco di Bologna

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"La strage di Bologna era iscritta in una strategia che mirava a destabilizzare le istituzioni e la sua matrice è stata accertata dalle conclusioni giudiziarie. Permangono ancora domande senza risposta e la memoria è anche sostegno a non dimettere gli sforzi per andare avanti e raggiungere quella piena verità, che è premessa di giustizia". Lo scrive il capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio inviato alla Associazione familiari delle vittime per la ricorrenza del 2 agosto. 

"La più piccola vittima della strage del 2 agosto, Angela Fresu, una bimba a cui gli assassini e i loro mandanti hanno negato la vita, oggi avrebbe 39 anni. Con il suo vorrei ricordare i nomi di tutti coloro che quel giorno versarono sangue innocente. Desidero stringermi - aggiunge il Capo dello Stato - ai familiari e confermare la partecipazione al dolore di coloro i quali subirono la perdita di un loro caro. Rinnovo la mia solidarietà ai cittadini e alla municipalità di Bologna, che hanno sempre saputo difendere con orgoglio la democrazia e la Repubblica quando queste sono state attaccate con azioni violente e trame oscure".

Antagonisti contestano discorso Mattarella
Un gruppo di circa 20 persone, tra appartenenti a centri sociali e anarchici, ha protestato alla fine del minuto di silenzio in memoria delle vittime della strage del 2 agosto a Bologna, davanti al palco nella stazione Centrale. Durante la lettura del messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, i manifestanti hanno intonato cori e acceso fumogeni. Poi si sono allontanati dietro allo striscione 'La resistenza è liberazione'. Uscendo dalla piazza hanno avuto un battibecco con alcuni cittadini e anche con operatori tv che riprendevano la scena. 

Grasso: intero Paese pretende e merita verità
"Ore 10.25, 2 agosto 1980, stazione di Bologna. 85 morti, più di 200 feriti. Uno squarcio nei cuori e nelle coscienze di un'intera nazione. Non solo i corpi lacerati degli innocenti che trovarono la morte; non solo chi si salvò ma ha vissuto l'incubo di quel giorno per il resto della vita; non solo i familiari delle vittime, non solo Bologna: un intero popolo pretende e merita che tutta la verità, anche quella più difficile da ricostruire, emerga dalla foschia del passato e dalle reticenze di molti. Un importante passo è stato compiuto recentemente con l'approvazione della legge che punisce il reato di depistaggio. Insieme dobbiamo avere il coraggio e l'ambizione di compiere i successivi". Lo scrive sulla sua pagina facebook, il presidente del Senato, Pietro Grasso, in occasione dell'anniversario della strage di Bologna.



Boldrini: fare piena luce grazie a depistaggio
"La battaglia per la giustizia riguarda tutti i cittadini, non solo i familiari delle vittime. È quindi dovere delle Istituzioni rispondere a questa legittima domanda di giustizia attraverso atti concreti". Così la presidente della Camera, Laura Boldrini, in un messaggio al sindaco di Bologna, Virginio Merola. Ed ha aggiunto che "un importante strumento che potrà contribuire a chiarire aspetti tuttora oscuri di molte dolorose vicende è rappresentato dalla recente approvazione in via definitiva alla Camera della legge - nata da una proposta presentata dal deputato Paolo Bolognesi, Presidente dell'Associazione delle vittime della strage di Bologna - che introduce nel nostro codice penale il reato di inquinamento processuale e depistaggio. 

Bolognesi: desecretazione è stata boicottata
"Ministeri e Servizi Segreti "hanno fatto di tutto per boicottare la direttiva del presidente del Consiglio Renzi del 2014 che li ha obbligati a versare all'archivio di Stato i documenti sulle stragi dal '69 al'84". Lo ha detto dal palco della manifestazione per l'anniversario della strage del 2 Agosto il presidente dell'associazione dei familiari delle vittime, Paolo Bolognesi. "Abbiamo apprezzato - ha detto - l'iniziativa politica ma per due anni abbiamo denunciato che è stato un provvedimento che gli apparati dei vari ministeri hanno voluto minare versando materiale scarso, a volte irrisorio o non consegnando i fascicoli su chi quelle stragi le ha commesse". Ora, per Bolognesi, dopo molte riunioni "sembra si sia compresa l'importanza della trasparenza che chiedevamo".