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EUROPA

Maggioranza fragile

Svezia, crisi di governo: il premier Löfven si dimetterà a novembre

A giugno scorso il governo svedese era stato sfiduciato in Parlamento

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Il premier svedese socialdemocratico Stefan Löfven ha annunciato di volersi dimettere a novembre per consentire al suo successore di preparare le elezioni di settembre 2022.

Lo riferiscono i media svedesi. Durante un intervento ad Akersberga, vicino Stoccolma, il primo ministro ha spiegato che si tratta di una decisione che arriva da lontano e che il partito ha bisogno di una nuova leadership e di nuove energie. Il 64enne è alla guida dei Socialdemocratici da 10 anni ed è premier dal 2014.

Löfven, che attualmente guida un governo di minoranza, si era dimesso già a giugno, dopo la sfiducia di giugno da parte del Parlamento, ma era tornato a guidare l'esecutivo pochi giorni dopo. Il 7 luglio, infatti, aveva ottenuto nuovamente la fiducia, ma con una maggioranza fragile, con i Verdi, che lo ha portato alla scelta di dimettersi.

Le prossime elezioni generali in Svezia sono in programma a settembre del prossimo anno.

Non è chiaro chi prenderà il posto di Löfven. Dal 2012 è a capo dei socialdemocratici, il partito più grande della Svezia, che adesso ha 100 seggi nel Parlamento, composto da 349 seggi. Un nuovo leader per il partito socialdemocratico dovrebbe essere eletto al Congresso del partito che si terrà dal 3 al 7 novembre e quella persona poi deve essere confermata come primo ministro dal Parlamento, secondo la Costituzione svedese. Quest'anno Löfven si era dimesso dopo avere perso un voto di fiducia e aveva chiesto al presidente del Parlamento di provare a formare un nuovo governo anziché tenere elezioni anticipate. È stato in grado di formare un governo, che era uguale al precedente. Dopo le elezioni del 2018 la Svezia ha avuto un Parlamento in stallo perché nessuno voleva collaborare con il partito populista di estrema destra Svedesi democratici. Ci sono voluti quattro mesi di negoziati per produrre un esecutivo, che Löfven presentò a gennaio del 2019.