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MONDO

Ieri l'annuncio delle dimissioni di Tsipras

Grecia, ala radicale di Syriza pronta a creare nuovo partito. Ue: "Rispettare gli impegni"

25 parlamentari pronti a formare "Unità popolare" un nuovo partito di estrema sinistra. Il leader l'ex ministro dell'energia Panagiotis Lafazanis, nella lista manca Varoufakis, ex ministro delle Finanze e la presidente del Parlamento Zoe Kostantopulou

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Varoufakis e Lazafanis (Ansa)
Dopo l'annuncio di Tsipras di andare ad elezioni anticipate, il parito del premier Syriza si spacca. L'ala radicale è pronta a fondare un nuovo partito, "Unità popolare" (Leiki Anotita), con almeno 25 parlamentari.  Il leader di questa coalizione sarà l'ex ministro dell'energia Panagiotis Lafazanis. "Per sbarazzarci dei memorandum, siamo pronti anche ad uscire dall'euro in maniera controllata. Non c'è l'inferno fuori dall'eurozona". ha dichiarato Lafazanis, "Noi raccoglieremo l'energia della campagna per il No al referendum. Quel No è stato trasformato in Sì dal governo, ma non rappresenta il popolo. Quel No non sarà orfano in queste elezioni".

L'ex ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis, non è invece presente nella lista dei 25 dissidenti di Syriza pronti a confluire nel nuovo partito di estrema sinistra. Nella lista mancherebbe anche la presidente del Parlamento Zoe Kostantopulou.

Monito Ue
Intanto arriva il monito del presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem: "È cruciale che la Grecia rispetti gli impegni presi verso l'eurozona". Aggiunge: ""Ricordo che c'era ampio sostegno nel parlamento greco per il nuovo programma e il pacchetto di riforme", quindi "spero che le elezioni porteranno a ulteriore sostegno".

Nuovo governo
Non è chiaro se Lafazanis riceverà l'incarico dal presidente della Repubblica per tentare (probabilmente invano) di formare un nuovo governo: il nuovo gruppo parlamentare è infatti ora il terzo nell'aula del 'Voulì' (il parlamento ellenico) e se fallirà il tentativo in corso del leader di Nea Dimokratia Vangelis Meimarakis, la palla, come indicato dalla Costituzione, potrebbe andare proprio all'ex Piattaforma di sinistra di Syriza, che a questo punto ha più deputati di Alba Dorata (17 seggi), il movimento filo-nazista giunto terzo alle elezioni del 25 gennaio.

Le dimissioni di Tsipras
Ieri in un discorso in diretta tv alla nazione il premier ha annunciato le sue dimissioni. "Abbiamo fatto il miglior accordo possibile", dice, anche se con "molti passi indietro rispetto a quanto detto in campagna elettorale". Il premier ha però rivendicato l'accordo raggiunto con i creditori internazionali per un terzo piano di salvataggio della Grecia, sottolineando che "per la prima volta in modo molto categorico abbiamo definito la diminuzione del debito greco". Quindi: "Ho l'obbligo morale di sottoporre quello che ho fatto al vostro giudizio, chiederò il voto del popolo greco per governare e proseguire il nostro programma di governo".