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Tamponi dai medici di base, Zaia: "Ok del ministero, potremo eliminare code"

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"Vogliamo portare avanti l'idea che i medici di base facciano i tamponi. Se tutti i medici di base si occuperanno di fare tamponi ai pazienti che ne hanno bisogno e di attivare la sorveglianza non avremo più nessuna coda". Lo ha detto il presidente del veneto Luca Zaia.

"La proposta l'ho presentata al ministero - ha aggiunto - ho avuto la notizia che questa settimana si chiude, i medici faranno un accordo nazionale che dia un precetto, e non lo si faccia più su base volontaria".

La notizia è stata diffusa dal governatore del Veneto nel corso della conferenza stampa dalla sede della Protezione Civile di Mestre durante la quale sono stati illustrati anche i dati dell'emergenza Covid in regione relativi alle ultime 24 ore.

Sono 1.129 i nuovi positivi in Veneto (45.466 da inizio Covid). 13.692 persone sono in isolamento. I ricoverati sono 695, dei quali 81 in terapia intensiva. I morti nelle ultime 24 ore sono 3.

Sul Dpcm
L'ultimo dpcm "mette a dura prova il sistema produttivo", e "sono convinto che le misure introdotte non modificheranno le nostre curve". Per questo "faccio appello al Governo affinché riveda questo provvedimento". "Facciamo fatica a giustificare azioni come queste", prosegue Zaia secondo cui le chiusure colpiscono "attività che hanno rispettato le regole in maniera ossequiosa", dove "non ci risultano focolai né segnalazioni di non rispetto delle regole". In sostanza, il dpcm avrebbe dovuto "insistere sugli assembramenti, sull'utilizzo della mascherina e sulla riduzione della pressione demografica sulle scuole". Le critiche "non hanno una componente politica".