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ITALIA

Tav, la Cassazione annulla la sentenza per i disordini dell'estate 2011

Annullata la sentenza pronunciata nel 2016 dalla Corte d'Appello di Torino a carico di 38 imputati. Cassazione: nuovo processo per 26 imputati, confermate sette condanne da ricalcolare con sconto

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Dovrà essere rifatto il processo di appello a carico dei militanti No Tav coinvolti negli scontri che si verificarono in Valsusa tra il giugno e il luglio 2011. Lo ha deciso la Cassazione, che ha annullato la sentenza pronunciata nel 2016 dalla Corte d'Appello di Torino a carico di 38 imputati. In particolare, un imputato è stato assolto per non aver commesso il fatto, per altri sette imputati sono stati eliminati alcuni capi di imputazione e rinviato a nuovo giudizio per la determinazione della pena per i reati residui, mentre per 26 la Suprema Corte ha accolto il ricorso e rinviato per nuovo giudizio.

"La sentenza della Cassazione - commenta all'Adnkronos l'avvocato Roberto La Macchia, legale del militante assolto - ha ridimensionato la gravità dei fatti escludendone alcuni e obbliga la Corte d'Appello di Torino a un nuovo processo alla luce dei principi stabiliti dalla Cassazione". 

"La Cassazione - aggiunge all'Adnkronos Gianluca Vitale, legale di alcuni No tav - per quanto riguarda i fatti del 27 giugno 2011 ha messo in discussione il reato di lesioni e ha disposto che venga rivista la pena per gli imputati mentre per i fatti del 3 luglio ha rinviato a un nuovo processo. Non sappiamo al momento quali siano le motivazioni ma sicuramente quella che era l'ipotesi della procura torinese non ha retto".