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ITALIA

Conte: "Analisi costi-benefici quasi conclusa, poi decisione"

Tav, Toninelli: "Troveremo accordo con la Francia per lo stop". Foietta: il ministro straparla

Il ministro delle Infrastrutture contesta la tesi del commissario per la Tav Paolo Foiella secondo cui il blocco dell'opera costerebbe all'Italia oltre due miliardi di risarcimento danni: "Tutto sbagliato", "dalle prime avvisaglie direi che non è  assolutamente una cifra che sta in piedi" . Ma Foietta: la Francia ha deciso. Chiamparino a governo: basta con questa pantomima

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"Ci metteremo d'accordo  con la Francia per non fare la Tav.  Mi risulta che Macron abbia escluso la Tav dalle priorità infrastrutturali proprio dopo aver valutato costi e benefici. E non ha stanziato risorse per finanziare il percorso dalla galleria a Lione". Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli a Bruno Vespa per il nuovo libro "Rivoluzione. Uomini e retroscena dellaTerza Repubblica" in uscita il 7 novembre per Mondadori RaiEri. 

"Due miliardi di risarcimento, non esiste"
Toninelli contesta la tesi del commissario per la Tav Paolo Foiella secondo cui il blocco dell'opera costerebbe all'Italia oltre due miliardi di risarcimento danni: "Tutto sbagliato", "dalle prime avvisaglie direi che non è  assolutamente una cifra che sta in piedi" , dichiara.  "Io sto aspettando le risposte dei tecnici, ma sulla Tav si dovevano fare soltanto gallerie esplorative per la ricerca geognostica in modo da valutare i materiali necessari all'opera. Invece hanno fatto un buco grande quanto il tunnel. In ogni caso la geognostica è costata all'Italia soltanto 617 milioni. Il rimborso di due miliardi? Lovedremo", aggiunge il ministro.

Foietta: Toninelli straparla, la Francia ha deciso
"Il ministro Toninelli straparla quando dice che Macron ha escluso la Tav dalle priorità. Per la Francia l'opera è in corso e non c'è nulla da valutare. L'unica discussione riguarda il finanziamento delle tratte d'accesso, all'esame del Parlamento nella legge Mobilitès". Lo dice all'Ansa Paolo Foietta, commissario straordinario di governo per la Torino-Lione: "In Francia l'unica discussione è su quello, come finanziare le tratte d'accesso da Lione alla tratta transnazionale da Bussoleno a St Jean de Maurienne", aggiunge.

Conte: in arrivo analisi governo, presto decisione 
"Sulla Tav stiamo ultimando l'analisi dei costi/benedifici, è in dirittura di arrivo. Nel contratto, l'esecutivo si impegna a rivedere quest'opera. Stiamo cercando di curare tutti i dettagli, tra un po' ci sarà una sintesi. E' lo stesso metodo usato per la Tap".  Lo afferma il premier Giuseppe Conte incontrando i giornalisti a margine del Tech Summit di New Delhi e sottolineando come ciò non voglia dire "necessariamente che la decisione sia la stessa del Tap".

Confindustria: 'No' sbagliato, rimettere al centro lavoro
"Nel Paese bisogna rimettere il lavoro al centro dell'attenzione. Non ci sembra, a partire da ieri con la Lione Torino che si voglia andare verso questa direzione". Il giorno dopo il voto del consiglio comunale di Torino che chiede di fermare i lavori della tav, da Ivrea il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia torna a ribadire la necessità di  "aprire il nostro paese ad un idea di Europa di cui abbiamo bisogno per essere competitivi al di fuori dei cancelli delle fabbriche e costruire un paese più ricco e non meno ricco in modo da ridurre divari".

Chiamparino a governo: basta con questa pantomima, pronto a chiedere referendum
Sulla Torino-Lione è ora di dire"basta all'ambiguità voluta di questo governo, condita da una pantomima insopportabile": è un passaggio dell'intervento in Consiglio regionale del Piemonte del presidente Sergio Chiamparino. "Il governo abbia il coraggio di dire che non la vuole fare o, come mi auguro, che il tunnel di base si deve fare perché è quello che fanno tutti i Paesi moderni. Io dico sì Tav, senza se e senza ma, perché quel tunnel è ciò che ci lega all'Europa". "A Salvini dico che non esistono grandi opere di serie A e di serie B. Sono d'accordo quando dice sì alla Pedemontana lombarda e veneta, e al Terzo Valico, ma se quando arriva alla Tav dice vedremo allora non va bene. La  maggioranza salviniana esca da questa ambiguità".  "Si' alla Tav, senza se e senza ma, perché ci lega all'Europa. Si discuta solo su variabili del tracciato. Se il Governo risponde positivamente e accetta il tavolo di confronto, bene, altrimenti chiederò al Consiglio di trovare una modalità per chiedere al Piemonte una consultazione popolare".