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ECONOMIA

Esultano i sindacati

Termini Imerese, firmato l'accordo. Nello stabilimento siciliano arriva Blutec

Ok dell'assemblea degli operai all'intesa per salvare la fabbrica dopo l'addio di Fiat. Renzi: "Anche questo è jobs act"

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Roma
Termini Imerese mette alle spalle lo storico marchio Fiat. Dal primo gennaio il brand sui cancelli della fabbrica siciliana, a pochi metri dal mare in quella che fu via "Gianni Agnelli" ma ribattezzata via "1 maggio" dopo la chiusura decisa dal Lingotto, sarà quello di Blutec, newco del gruppo Metec/Stola. L'ultima parola è toccata agli operai, che non hanno disatteso l'auspicio di Renzi sulla buona riuscita dell'operazione: "Anche questo è jobs act", ha cinguettato su Twitter il premier. L'assemblea, riunita nell'aula consiliare del comune, ha dato mandato alle rappresentanze sindacali di Fim Fiom e Uilm di firmare l'accordo raggiunto al ministero per lo Sviluppo a conclusione di un lungo vertice. Con la firma dell'intesa parte la nuova stagione industriale. "Il governo ritiene che sia stata avviata a soluzione la crisi determinata dalla decisione del gruppo Fiat di cessare la produzione nel sito siciliano", si legge nell'intesa.

I contenuti dell'accordo
Tre pagine in cui vengono stabiliti i paletti del progetto industriale di Blutec da circa trecento milioni di euro, le tutele al reddito dei lavoratori coinvolti nel trasferimento del ramo d'azienda con le garanzie anche per gli operai dell'indotto e gli impegni delle istituzioni, Stato, Regione siciliana e comune di Termini Imerese. "Vista la rilevanza generale della crisi industriale di Termini Imerese", il governo assicura che "è impegnato a monitorare costantemente il suo sviluppo". E "ciò vale tanto più quando si prospetta una soluzione industriale ritenuta valida". Per il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, "l'accordo è un ottimo risultato, speriamo davvero possa offrire uno spiraglio di luce e di prospettiva per tanti lavoratori siciliani in lotta da tempo per il futuro non solo dell'ex stabilimento della Fiat ma anche dell'indotto".

La soddisfazione dei sindacati
Parla di "speranza riaccesa" il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, secondo cui "bisogna dare atto al governo dell'impegno". Per il leader della Fiom, Maurizio Landini ora "c'è la possibilità di aprire un nuovo capitolo industriale a Termini Imerese".    L'operazione partirà dal primo gennaio con il trasferimento in Blutec dei lavoratori Fiat e Magneti Marelli, che manterranno i livelli retributivi. Chi ha i requisiti per l'accompagnamento alla pensione, circa 130 tute blu, riceverà un incentivo all'esodo di cui si fa carico Fiat che, fra l'altro, liquiderà il Tfr al personale che transiterà in Blutec. Nella fase pre-produzione, Blutec potrà fase ricorso alla cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione: il ministero del Lavoro ha concesso due anni di cig più eventuali altri due anni. L'azienda si è impegnata ad assorbire gradualmente i lavoratori. Due gli step.

Le fasi del nuovo progetto
In una prima fase Blutec si concentrerà sulla componentistica: chimica automotive, engineering, illuminazione, allestimenti speciali; l'investimento programmato è di 96,5 milioni, La produzione partirà alla fine del 2015: nel 2016 l'organico dovrebbe attestarsi sulle duecento unità, quattrocento nel 2007. La parte della componentistica dovrebbe occupare in totale quattrocento operai. La seconda fase riguarda la realizzazione di auto ibride ed elettriche, una di segmento A e un'altra di segmento C, con una stima di diecimila vetture all'anno; il settore auto, a regime, impiegherà altri quattrocento operai. In totale, dunque, saranno ottocento i lavoratori in organico nel 2018. Spazio, nel piano, anche per la creazione di un indotto locale. Tutto nell'ambito dell'accordo di programma, con 280 milioni di fondi pubblici.