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ITALIA

Pornografia minorile: in 5 anni +543% dei casi

Allarme violenza sui minori,in Italia oltre 5mila vittime nel 2015

"I numeri sono impressionanti e non lasciano spazio a dubbi: la prevenzione della violenza sui minori deve essere una priorità delle istituzioni pubbliche" dichiara Raffaele K.Salinari, presidente di Terre des Hommes

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Sono drammatici i dati della violenza sui minori diffusi oggi, alla vigilia della Giornata Mondiale delle Bambine (11 ottobre), nella quinta edizione del dossier della Campagna 'Indifesa' di Terre des Hommes. In Italia, nel 2015, ci sono state 5.080 vittime, e 6 su10 sono bambine e ragazze. Cresce in modo esponenziale la pornografia minorile: in 5 anni +543% dei casi, e sono femmine l'81% delle vittime. Secondo i dati elaborati dalla Polizia di Stato, negli ultimi cinque anni il numero di vittime minorenni di reati è passato dai 4.946 del 2011 ai 5.080 del 2015.  Si conferma il dato sulla prevalenza del sesso femminile tra chi subisce abusi e violenze: bambine e ragazze sono il 60%, ma diventano l'87% quando si tratta di violenze sessuali o il 91% dei minori entrati nel giro della produzione di materiale pornografico.

Se in termini generali negli ultimi cinque anni il numero delle vittime di reati ha segnato un aumento del 3%, si registra un drammatico aumento a tre cifre nella pornografia minorile che tocca appunto la vertiginosa quota del +543%. Nell'81% dei casi le vittime sono bambine e ragazze, ma l'aumento del trend prova anche che la pornografia minorile si conferma uno dei settori di sfruttamento dei minori che gode di maggiore richiesta sul mercato. Un incremento a tre cifre (+148%) è anche quello registrato dagli atti sessuali con minori di 14 anni, o minori di 16 nel caso di parenti stretti e affidatari: sono state 411 le vittime nel 2015, e il 78% sono femmine.

Segnano un calo negli ultimi 5 anni, le violenze sessuali e quelle aggravate, rispettivamente -26% e -31%, ma in termini assoluti (in tutto 908 minori nel 2015, per oltre l'82% femmine, pari a 770) costituiscono le tipologie con maggior numero di vittime dopo i maltrattamenti in famiglia (1.442, +24%) e la violazione degli obblighi di assistenza familiare (961, +9% sul dato 2011), dove la percentuale di femmine è abbastanza allineata all'altro sesso.
 
"I numeri sono impressionanti e non lasciano spazio a dubbi: la prevenzione della violenza sui minori deve essere una priorità delle istituzioni pubbliche e richiede l'impegno di tutti, perché adolescenti e bambini crescano con una visione sana delle relazioni di coppia e del rispetto dell'altro - dichiara Raffaele K. Salinari, presidente di Terre des Hommes -. Bisogna lavorare per abbattere gli stereotipi di genere tra i ragazzi come strumento per prevenire la violenza sulle donne domani. E' una delle chiavi fondamentali per prevenire e contrastare violenze e discriminazioni. La campagna 'Indifesa', quest'anno, punta i riflettori anche sulle bambine che vivono in zone teatro di guerra e nelle emergenze migratorie che ne conseguono, per proteggerle e tutelarne i diritti fondamentali alla salute, allo studio, alla libertà. Terre des Hommes è impegnata da anni, e continuerà a farlo, per la loro protezione in Italia e nel mondo con progetti concreti per offrire assistenza e un futuro migliore a tutte loro", conclude Salinari.

Tra i nemici più feroci delle bambine e le ragazze ci sono proprio i loro coetanei: a provarlo, al di là dei tristi episodi di cronaca, anche i dati del ministero della Giustizia, che segnalano in carico dei Servizi Sociali ben 817 minori di sesso maschile condannati per violenze sessuali. Sono invece 267 i responsabili di sfruttamento della pornografia e prostituzione minorile. Se la violenza colpisce ancora troppe bambine in Italia, si può dire che purtroppo sia anche il pane quotidiano delle giovani migranti in fuga da conflitti, dittature e miseria. Nei lunghi viaggi per raggiungere l'Europa poche sono le donne e le ragazze che non abbiano subito abusi sessuali. Molte, allettate da false promesse, finiscono nel giro della prostituzione. Tante le ragazzine che arrivano incinte sulle nostre coste. Tutte hanno subìto traumi da privazioni e violenze e necessitano di un'assistenza psicologica specifica, che le sostenga nel recupero della propria coesione identitaria, come persone degne di valore. È questo il percorso che segue Terre des Hommes con i minori non accompagnati nell'ambito del progetto Faro che mette l'attenzione sulle principali violazioni dei diritti di bambine e ragazze migranti e promuoverne gli interventi per la loro protezione.