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ITALIA

"Recupero delle opere operazione titanica"

Terremoto, Franceschini a Camerino: "Danni a oltre 3.000 chiese"

"C'e' un impegno forte  in termini di risorse e di risorse umane, per affrontare un'emergenza straordinaria. Uno sciame sismico di queste dimensioni non si era mai verificato"

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"I territori possono tornare a rinascere, ad attrarre il turismo culturale, e si può offrire tranquillità alla popolazione con interventi che non cambino la bellezza di questi centri storici. Ovviamente servono risorse e serve tempo". Così il ministro Dario Franceschini in visita alla zona rossa di Camerino. "Le opere d'arte momentaneamente trasferite - ha ribadito - torneranno tutte a casa. Sono pezzi dell'identità. Non esiste che possa accadere neanche in un solo caso che non tornino nel territorio".

"C'è contemporaneamente il problema immediato del luogo del deposito e del restauro. In gran parte le opere sono rimaste ora nei depositi della Curia. Faremo il possibile perché restino nei territori anche nella fase del deposito e restauro. Sui tempi è impossibile dire qualcosa. Basta guardarsi intorno. Parliamo di danni a oltre 3.000 chiese, chiuse perché inagibili, e parlo solo del patrimonio ecclesiastico, è un lavoro titanico. So bene che i sindaci sono al fronte, perché hanno le pressioni da parte dei cittadini. Un po' di tensione è normale", ha aggiunto il ministro.

 "Mi si spezza il cuore a vedere che l'identità di questi luoghi, molto spesso data dai simboli della cultura e della religione, sia così pesantemente ferita", ha detto Franceschini, in visita nel centro storico di Camerino, davanti alla chiesa di Santa Maria in Via, uno dei simboli del terremoto che ha devastato il Centro Italia, con la cupola che qualche giorno fa è parzialmente crollata.

"C'e' un impegno forte  in termini di risorse e di risorse umane, per affrontare un'emergenza straordinaria. Uno sciame sismico di queste dimensioni non si era mai verificato", ha detto Franceschini. "Ministero, Protezione civile e vigili del fuoco - ha proseguito - stanno facendo il massimo, con garanzie ai sindaci, che oggi sono venuto a ribadire, che i centri storici saranno ricostruiti esattamente come sono. Anche a Camerino, come in altre località, si può vedere, anche chiaramente, che dove sono stati fatti interventi antisismici dopo il terremoto del '97 gli edifici sono drammaticamente lesionati ma hanno retto, non ci sono state vittime".

Per recupero opere operazione titanica 
"Tutte le opere d'arte che dopo le scosse sono state trasferite in depositi temporanei , torneranno nei luoghi di provenienza. Questo compatibilmente con gli interventi di restauro e tutela necessari per ogni oggetto", ha detto il ministro per i Beni Culturali a Camerino. "Non si ripeteranno gli errori del passato insieme ai sindaci dei vari territori stabiliremo dei tavoli dei percorsi e degli spazi idonei per ospitare le opere. Ad Ancona sono 700 quelle che fino ad ora arrivate dai centri terremotati". Per Franceschini sul fronte del recupero artistico si tratta di mettere in campo un'operazione titanica, visto che nelle regioni colpite dal sisma sono state danneggiate oltre 3 mila chiese, con tutte il loro patrimonio. Ci vorrá tempo".

Dal canto suo il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui ha sottolineato al ministro "i ritardi negli interventi di messa in sicurezza delle chiese cittadine". "Non possiamo aspettare mesi per agire e nel frattempo vedere che le strutture continuano a crollare. Queste sono l'identitá della nostra citta'". Le opere d'arte non lesionate di Camerino sono state trasferite in un deposito della Curia di Macerata a San Severino Marche.

Le opere d'arte torneranno tutte nei territori
 "Non dovete temere di perdere le opere d'arte. Tutte quelle portate fuori torneranno nei territori. Faremo in modo che i depositi coincidano con i laboratori di restauro, coinvolgendo le competenze locali il più possibile". Lo ha assicurato il ministro della Cultura Dario Franceschini in visita a Camerino, una delle città più danneggiate dal terremoto del Centro Italia. Franceschini sarà nel pomeriggio a Osimo (Ancona), per inaugurare la mostra "Capolavori Sibillini. L'arte dei luoghi feriti dal sisma" e poi ad Ancona, per visitare il deposito attrezzato alla Mole, dove sono raccolte diverse opere provenienti dalle zone terremotate.