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ITALIA

Rainews24: Natale ad Amatrice

Il direttore Antonio Di Bella da Amatrice per uno speciale a quattro mesi dalla scossa che ha raso al suolo la cittadina

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A quattro mesi dalla forte scossa che devastò il Centro Italia il direttore di Rainews 24 Antonio di Bella ha condotto uno speciale in diretta da Amatrice. In questi luoghi, fortemente colpiti dal sisma del 24 agosto, la terra continua a tremare:  una serie di scosse è stata registrata dall'Ingv nell'Appennino centrale nel corso della notte. Le più forti poco dopo le due nel Maceratese, con magnitudo 2.8 e profondità 8 km, epicentro l'area di Fiordimonte, Fiastra, Acquacanina, Pieve Torina, Ussita, Visso, e intorno alle 4 nella provincia di Ascoli Piceno, magnitudo 2.9 a una profondita' di 11 km, epicentro Arquata del Tronto, ma anche Norcia (Perugia). Poi, poco prima delle 10 di questa mattina la scossa con magnitudo 3.2 e profondita' 9 km nel Maceratese, epicentro ancora l'area di Fiordimonte, Pieve Torina, Visso e Ussita. Ieri l'Ingv aveva tracciato un bilancio della sequenza sismica nei quattro mesi esatti trascorsi dal terremoto del 24 agosto scorso tra Rieti ed Ascoli Piceno: ben 40.500 scosse, con 880 terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4; invece 50 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5; quindi cinque quelli di magnitudo maggiore o uguale a 5.0.     In questi quattro mesi, oltre quello con cui la sequenza è iniziata l'evento con magnitudo locale 6.0, a una profondità di 8 km ed epicentro il Reatino, colpendo l'area di Amatrice ed Accumoli ed estendendosi all'area di Ascoli Piceno, in particolare ad Arquata del Tronto, i più forti terremoti sono stati quello di magnitudo 5.4 avvenuto alle ore 4,33 del 24 agosto, epicentro la provincia di Perugia; quelli del 26 ottobre delle ore 19,10 e delle 21,18 italiane, rispettivamente di magnitudo 5.4 e 5.9, epicentro il Maceratese; infine l'evento del 30 ottobre, alle 7,40 ora italiana di magnitudo 6.5, epicentro ancora l'area di Perugia. Le analisi dei ricercatori proseguono per seguire attentamente l'andamento delle scosse, per una mappatura di dettaglio degli effetti di superficie, per realizzare dei modelli di faglie che riescano a tener conto di tutti gli elementi osservati sul terreno e dal satellite.